Il Pd di Fagnano Olona non vuole perdere la grande occasione di riportare un sindaco di area centrosinistra al Castello e prova a spingere sull’acceleratore in vista del sempre più probabile voto ad ottobre, dopo le dimissioni della sindaca Elena Catelli, arrivate nell’ultimo consiglio comunale del 22 giugno scorso.
«Siamo pronti a fare la nostra parte per costruire un unico soggetto del centrosinistra che sia in grado di governare il paese e assicurare cinque anni di tranquillità ai cittadini – afferma il segretario Massimo Canavesi -. Il nostro campo è e rimane il centrosinistra e la nostra offerta di dialogo comprende i partiti che si riconoscono in questo campo, le liste civiche e i singoli cittadini che sentono di poter dare un contributo».
Il dialogo è già partito con Fagnano Bene Comune, dopo lo strappo che alle scorse elezioni vide il Pd dividersi tra SiAmo Fagnano e la lista che candidava Paolo Carlesso: «Come già detto dallo stesso Carlesso stiamo dialogando. Non ci sono pregiudiziali, neanche sul nome della lista – spiega ancora Canavesi -. Deve essere chiaro che l’obiettivo è costruire una lista che sappia rappresentare tutte le anime che si aggregheranno in questo soggetto».
Non è il momento di parlare di programmi mentre è ancora il tempo di chiarire quali devono essere i contorni di questo campo, sgombrandolo da eventuali diktat che possono arrivare da fuori, come accaduto per il centrodestra fagnanese, (imploso dopo un anno, resuscitato dalle segreterie di partito e poi sgonfiato nuovamente): «Noi siamo un partito politico, abbiamo una strutturazione che non deve essere considerata un’ostacolo ma una risorsa. Pensiamo se non ci fossero stati i rapporti con provinciale, regionale e nazionale del Pd per quanto riguarda la bonifica della ex-Tintò. Comunque abbiamo la nostra autonomia a livello locale».
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