Il direttivo provinciale di Forza Italia ha deciso: gli azzurri cercheranno fino all’ultimo un accordo con Fratelli d’Italia e Lega per restaurare i patti dello scorso aprile. Tutto questo senza dare l’alt al suo commissario cittadino Gigi Farioli, che anzi non arretra di un millimetro e conferma la volontà di presentarsi in qualità di candidato sostenuto da una coalizione «liberalpopolare-riformista» in via di definizione.
L’ex sindaco esprime poi tutto il suo sconcerto con una nota stampa in cui si descrive la mossa della segreteria azzurra «kafkiana e arzigogolata, per di più alla luce della condivisa iniziativa politica da me attuata, col pieno consenso e assenso di FI provinciale che ovviamente per correttezza con candidati, forze politiche, cittadini, associazioni ma soprattutto la Città di Busto e la sua comunità non potrei comunque bloccare».
Si torna poi sull’annosa questione dell’accordo sancito a Pasqua tra i tre partiti di centrodestra (Lega, FdI e FI): «Accordo fin ora totalmente irrisi e disattesi. Rispetterò, pur in dissenso, qualunque decisione i vertici provinciali riterranno assumere ma, fino a quando sarò commissario cittadino , non verrò a patti se non con i cittadini e la mia coscienza. Mi auguro che , se lo riterranno opportuno, i vertici provinciali chiariscano con altrettanta trasparenza e amore per la verità dei fatti».
Intanto questa mattina Farioli ha incassato l’appoggio di Cambiamo! Con Toti, formazione di ispirazione moderata e liberale, come ha fatto sapere il responsabile cittadino Alberto Amato. E anzi, Amato parla già a nome di Cambiamo! Busto Arsizio con Gigi Farioli Sindaco.
https://www.varesenews.it/2021/08/busto-arsizio-popolo-della-famiglia-definitivamente-gigi-farioli/1368017/
Le tessere vanno lentamente al proprio posto dunque, anche se c’è da capire come, in casa FI, si gestirà la contraddizione di sostenere un candidato diverso dal proprio commissario cittadino e quanti e quali altri soggetti politici si accoderanno a all’ex assessore all’Istruzione, personale e servizi demografici. Di seguito il comunicato integrale di Gigi Farioli:
Onde evitare funamboliche e fantascientifiche ricostruzioni di una riunione di comitato provinciale che già vedo largamente e contraddittoriamente sulle testate on line nell’invitare, nel pieno rispetto della libertà di stampa e del lavoro teso ad acquisire notizie, a contattare i vertici provinciali da Commissario Cittadino di Forza Italia che nella riunione medesima ha avuto modo di relazionare e che ha riottenuto totale fiducia, intendo chiarire:
- Col mio parere contrario e superando quanto definito nell’ultimo direttivo del 24 luglio, il commissario ha sottoposto ai presenti la volontà di confermare la necessità di un ulteriore confronto con Fratelli di Italia e gli altri segretari nella speranza che gli accordi politici dell’aprile scorso, sinora totalmente irrisi e disattesi, vengano invece accettati
- Conseguentemente ha chiesto e pare ottenuto una riunione per sabato che certifichi che tali impegni vengano rispettati anche se “in limine vitae”
- Tali impegni prevedono che NON ci sia alcuna lista del sindaco, che se venisse presentata una lista oltre le politiche sia una civica che NON porti il nome del sindaco, che tale lista abbia come riferimento esclusivamente le forze politiche della coalizione e nessun ulteriore referente, che in tale lista non siano candidati esponenti che abbiano avuto precedenti esperienze politiche e o amministrative
- Che se questi impegni verranno rispettati Forza Italia Varese chiederà a Busto Arsizio di confermare la coalizione organica di centrodestra. Personalmente tale Kafkiana e arzigogolata proposta posta a base dell’accordo di aprile ( prima di Pasqua ) non solo non mi appassiona ma mi sconcerta alla luce della condivisa iniziativa politica da me attuata, col pieno consenso e assenso di Forza Italia provinciale che ovviamente per correttezza con candidati, forze politiche, cittadini, associazioni ma soprattutto la Città di Busto e la sua comunità non potrei comunque bloccare. Questo è lo stato dei fatti. Rispetterò, pur in dissenso, qualunque decisione i vertici provinciali riterranno assumere ma, fino a quando sarò commissario cittadin , non verrò a patti se non con i cittadini e la mia coscienza. Mi auguro che, se lo riterranno opportuno, i vertici provinciali chiariscano con altrettanta trasparenza e amore per la verità dei fatti