E’ il centro della “piccola tempesta” di questa settimana, nelle elezioni amministrative di Varese: Mauro Gregori, fondatore de “La Civica”, già consigliere comunale con la lista Galimberti, ha annunciato ai suoi compagni di avventura – la lista Varese in Azione e il candidato sindaco supportato Carlo Alberto Coletto – l’intenzione di uscire dalla coalizione che hanno formato per queste amministrative, a pochi giorni dal termine della consegna delle liste, che cade sabato 4 settembre. [leggi]
Ad annunciarlo ufficialmente è stata la segreteria cittadina di Azione, e la conferma è arrivata fino a Roma, da cui ci ha parlato Matteo Richetti. Per tutti una scelta “Individuale e incomprensibile”: ma finora non aveva ancora parlato il diretto interessato, che abbiamo raggiunto al telefono mentre era “in vacanza da tutto”, come lui stesso ha spiegato sui social. «Sono al lago di Tovel, più precisamente – spiega Gregori – E le reazioni alla notizia stanno movimentando le mie vacanze in questo posto splendido. Sto leggendo i commenti e un po’ me ne stupisco: perchè loro il motivo lo sanno. Abbiamo avuto diversi scontri, un po’ di metodologia e un po’ personali nel modo di impostare le relazioni tra noi: a me piace lavorare in armonia, serenamente, in questi mesi non è venuta fuori».
[lefoto id=1242079]Il lago di Tovel, fotografato da Mauro Gregori
Da qui la decisione di abbandonare la tenzone, prima ancora di partire con la battaglia comune: «Io i miei disagi li ho detti: ma si sa, i politici fanno i politici e ci sta pure che dicano che non ne sanno il motivo. L’importante è che sia chiaro e che non si deteriorino i rapporti. Semplicemente è mancato un modo di comunicare che io ritengo fondamentale per lavorare insieme».
Ora cosa farà? «Probabilmente alla fine non farò nulla, non ci sono nemmeno i tempi tecnici per pensare a qualcosa di diverso – continua Gregori – Manterrò in vita La Civica anche se non dovesse riuscire a partecipare alle elezioni. Mi dispiace farla morire, la pagina che amministro io ha 1300 like. Di certo, in queste ore se si escludono i partiti di estrema destra ed estrema sinistra, mi hanno contattato tutti. Chi per solidarietà e chi per chiedermi di parlare insieme. Ad oggi tengo valida la posizione che ho sulla foto di facebook: “sono in vacanza da tutti”. Dove vado non lo so neanche io, anche se il mio impegno civico non muore».
Varese 2.0 è stato il primo a reagire in pubblico sulle sue decisioni: «Sono stati gentilissimi: mi hanno dato il massimo della disponibilità, si sono persino offerti di aiutarmi a raccogliere le firme se per caso avessi intenzione di correre da solo. Ma non credo proprio che lo farò, i tempi per riorganizzarsi non ci sono».
Per il logo, che era stato pensato in comune: «Ho appena parlato con il candidato sindaco Coletto: mi ha detto che i simboli della civica usciranno dall’immagine. Una cosa a cui tecnicamente non tenevo piu di tanto, ma che ha un valore simbolico».
I candidati che facevano riferimento alla sua lista erano 8, giusto? «Si. Con me usciranno Sabella e Vettore, che avevano dato la loro disponibilità solo in quanto miei amici, e non se la sono sentita di proseguire. Raffaella Demattè aveva già aderito ad Azione, anche se aveva mantenuto simpatie per la Civica, mentre Arturo Bortoluzzi invece deve avere tutte le possibilità di esprimersi. Se rimane in lizza non posso esserne che felice».