Incentivo ai negozi di vicinato, mercati rionali, ma anche aree Dog park. Riparte dai rioni la campagna elettorale del centrodestra per Andrea Cassani.
«In campagna elettorale ne stiamo sentendo di tutti i colori» dice polemicamente Cassani. «C’è anche chi inizialmente, per risollevare il commercio ha pensato di aumentare le tasse sugli immobili, arrivando alla fine a proporre ciò che noi abbiamo già applicato dal 2019, pre covid. Ovvero gli sgravi per chi nei nuclei di antica formazione apre una nuova attività (sconto TARI e IMU del 50% per 3 anni)».
«Le attività economiche gallaratesi non hanno mai ricevuto sostegni così concreti a livello di contributi di detassazione come fatto in questi anni di amministrazione oltre che l’organizzazione di eventi e la ritrovata vivibilità della città evidente a qualsiasi cittadino».
Dopo cinque anni di mandato, ora si indicano – anche su questo tema – gli indirizzi per il futuro.
«Per accentuare ancor di più il supporto alle attività verranno introdotti nuovi incentivi economici finalizzati all’insediamento di botteghe di prossimità nei rioni attraverso sgravi fiscali ad hoc» continua il sindaco. «Noi lasciamo che a parlare sia i fatti e i numeri e oltre a ciò che è evidente anche i dati di “Impresainungiorno” 2016-2020, nonostante il covid, dimostrano come siano aumentare le attività aperte in città in questi anni».
«Inoltre verranno studiate nuove forme di incentivazione con l’obiettivo dell’insediamento di ulteriori attività produttive attraverso la rigenerazione delle aree dismesse esistenti sul territorio».
Un indirizzo che doveva essere già del Pgt, poi arenatosi per l’inchiesta Mensa dei Poveri. Ma una prospettiva che viene rilanciata oggi: «Gallarate rappresenterà un tessuto sociale commerciale uniforme, evitando zone fragili o trascurabili» assicura Cassani.
Ex fabbriche e officine «potrebbero diventare centri di servizi per le imprese locali e i servizi, anche di prossimità» aggiunge Lorenzo Ciampoli, ex consigliere comunale e oggi candidato con la lista Centro Popolare Gallarate, che indica questi spazi come strumento di continuità di attività artigianali. «Anche Amsc avrebbe potuto essere utile in questo senso, maledetto il giorno in cui la precedente amministrazione l’ha chiusa».
Ciampoli torna poi anche su un altro tema: «Il mercato rionale, in mancanza dei negozi di vicinato che non sono più attivi, potrebbe essere una forma di salvaguardia in particolare per le persone più anziane o con problemi di mobilità» continua Ciampoli. «Avere un mercato rionale potrebbe essere un vero sostegno per i quartieri». Ciampoli cita l’esempio dell’area di via Tito Speri, a Cajello, per l’inserimento di un mercato rionale (l’area è stata creata nel 2010 ai margini del piccolo centro storico).
Tra le altre idee per i quartieri, Cassani ha lanciato anche l’idea di un dog park per ogni quartieri (attualmente ce ne sono a Ronchi e in via Mameli nella zona oltre la ferrovia, oltre a un’area in convenzione a Cascinetta).