L’Università dell’Insubria è annoverata tra i primi 500 atenei nel mondo: lo dice la rivista britannica Times Higher Education. E anche a livello nazionale viene considerata nelle prime venti università italiane. Da varesina, non posso che esserne fiera: i miei complimenti vanno all’istituto per l’ottimo lavoro svolto in questi anni.
Una notizia che rafforza quella visione perseguita dall’amministrazione Galimberti per portare avanti la crescita di Varese come città universitaria: una visione osteggiata a più riprese dalla destra, che aveva addirittura prospettato la fuga e depolarizzazione dell’ateneo rispetto alla città.
Noi al contrario crediamo nella visione di Varese come una città in cui università, studenti e giovani siano i reali protagonisti, per un vero rilancio culturale: in questo senso assumono ancora più importanza progetti come il campus universitario di Bizzozero, le tante iniziative rivolte ai giovani che stiamo portando avanti sul territorio, il progetto per il nuovo studentato a Biumo Inferiore, il rinnovamento della sede dell’Informagiovani, la progettazione di ulteriori spazi per aule studio nel nuovo polo che sorgerà nella ex Caserma Garibaldi.