Cento chilometri di piste ciclabili, 80mila alberi in più, 500 postazioni di co-working comunali a un euro al giorno per favorire l’innovazione, 100 colonnine elettriche in città.
Sono solo alcune delle proposte “concrete, non generiche” inserite nel programma dei Verdi che è stato presentato, insieme ai candidati, in un luogo tanto verde quanto centrale di Varese: villa Mirabello.
Proposte eterogenee che partono dall’urgenza della tematica ambientale e si declinano in proposte su diversi argomenti, perché: “I verdi vogliono impegnarsi a tutto tondo nella politica della città, non solo nelle tematiche ambientali – ha sottolineato Rita Lazzaro, capolista con Silvio Aimetti di Europa Verde – verdi città di Varese – In molti ci vedono confinati in quest’angolo, ma noi vogliamo fare di Varese una città vera, una città accogliente, una città semplice da vivere per tutti”.
Concreti, ma con ben presente qual è il problema globale: “Ce lo dice Greta cosa sta accadendo negli ultimi anni – ha sottolineato Silvio Aimetti – Ora è tempo di agire. Noi lo abbiamo fatto riunendoci dopo tanti anni e sostenendo convinti Galimberti”.
Che a sua volta ha detto loro: “Le tematiche ambientali sono state in questi ultimi anni oggetto di un grandissimo dibattito – ha spiegato il sindaco – Ci sono state grandi passioni, movimenti, proteste, l’attenzione dell’opinione pubblica è rilevante. Oggi è il momento in cui questo fermento ha la possibilità di avere attuazione”.
Con un metodo che i Verdi di Varese ci tengono a rivendicare:“Tutte le produzioni del comitato scientifico hanno enorme bibliografia. Ogni opinione politica che esprimiamo deve essere supportato dalla scienza – ha spiegato Gianluca Fiore, coordinatore del comitato scientifico della lista oltre che rappresentante dei verdi nella coalizione -. Abbiamo lavorato tanto in questi mesi, sul consumo di suolo, sulla mobilità sostenibile, sulla salute: perché tutte le nostre proposte siano supportati da dati scientifici e sulla fattibilità. Per questo facciamo un appello non ai candidati, ma alle figlie e nipoti e amici dei candidati: votateci, perché abbiamo tanta voglia di lavorare”.