Entrato in consiglio comunale di Gallarate quando era appena diventato maggiorenne, Nicolò Postizzi ha riconfermato il proprio impegno nella politica locale candidandosi nuovamente con la Lega, a sostegno del sindaco Andrea Cassani.
23 anni e studente di Scienze della comunicazione, Postizzi è appassionato di politica, musica e filosofia.
Cosa ti porti dietro dall’esperienza quinquennale in consiglio comunale? «Da questi 5 anni mi porto dietro sicuramente la conoscenza della macchina amministrativa e le dinamiche del consiglio comunale. Sono entrato in consiglio comunale a 18 anni ed oggi che ne ho 23 mi accorgo essere stata un’opportunità e un’esperienza che, a prescindere dalla mia rielezione o meno, custodirò per tutta la vita. Vorrei ringraziare tutti gli assessori e consiglieri che, con pazienza, mi hanno seguito ed aiutato a crescere. Inoltre, mi porto dietro l’esempio di una persona che ogni giorno stimo sempre di più, Andrea Cassani».
Quali sono stati i risultati che avete portato a casa come gruppo in consiglio comunale? «Una delle manovre più importanti sicuramente è stato il piano “a tutto gas” per famiglie ed imprese. Una manovra importantissima in un periodo molto delicato per la nostra comunità. Per chi si fosse dimenticato vorrei citare 1,2 milioni in aiuti per le rette degli asili nidi, contributo baby-sitting e acquisto di libri di testo. 1,4 milioni per la riduzione della Tari, il raddoppiamento del suolo pubblico e i 100 abbonamenti Seprio Park per i commercianti della ZTL. Infine 1,1 milioni per riduzione delle tasse, contributi economici e riduzione dei costi di compartecipazione ai servizi a domanda individuale legati al sociale».
Qual è la sfida più grande di questa campagna elettorale? «Una delle sfide più importanti di questa tornata elettorale è sicuramente quella di provare a vincere al primo turno. Inoltre personalmente un altro obbiettivo da perseguire è quello di sradicare le ultime malelingue e gli ultimi dubbi rimasti nei confronti del nostro candidato sindaco. Continuare a mettere in dubbio la sua professionalità ed, in primis, la sua persona, è uno sport che ormai inizia a stancare anche i più inferociti oppositori. È un uomo capace che ha a cuore la sua città e se ne prende cura ogni giorno. Questo è quello che dovrebbe contare più di tutto».
A queste elezioni siete l’amministrazione uscente, non più l’opposizione che 5 anni fa vinse contro il sindaco uscente Guenzani. Cos’ha di diverso la coalizione di centrodestra rispetto al 2016? «Sicuramente l’unica cosa che cambia rispetto al centrodestra di 5 anni fa sono i nomi. Qualcuno ha mollato e qualcuno ha deciso di cambiare. Per il resto non è cambiato niente. Si possano avere visioni diverse su alcune tematiche, ma l’obbiettivo è e sarà sempre unico: il meglio per Gallarate».
Quali sono i temi che ti stanno più a cuore e che cercherai di portare in consiglio, qualora fossi rieletto? «I temi che mi stanno più a cuore e a cui presto più attenzione sono sicuramente: territorio e la sua cultura, attività produttive e commerciali locali, ambiente».
Giovani e politica: cosa ti ha spinto a impegnarti politicamente a livello locale? Militi nella giovanile della Lega? «La mia passione per la politica nasce credo a 12 anni. In realtà in me nasce prima però la passione per Umberto Bossi e tutte le tematiche socio-culturali e ambientali che riguardano il territorio. Ricordo che costrinsi i miei nonni a portarmi a sentirlo parlare sul sacro suolo di Pontida. Successivamente costrinsi anche mio padre ad accompagnarmi nel 2011 al teatro del Popolo, per seguire il dibattito della grande Giovanna Bianchi contro tutti. Negli anni delle superiori entro a far parte dei Giovani Padani, divento rappresentante d’istituto e presidente della consulta provinciale studentesca e nel 2016, quando è stato scelto Cassani come candidato sindaco, ho deciso di provare a mettermi in gioco. Ancora oggi sono orgoglioso di quante persone abbiano creduto in me e non smetterò mai di ringraziarle».
Perché votarti? «Perché votarmi? Credo di essere una persona con più difetti che pregi, ma quando si tratta della mia comunità due cose in particolare mi ossessionano: l’onestà e la verità. Se una persona cerca questo nella politica, penso di poter essere la persona giusta».