Funzionario del Comune di Varese e scrittore di successo, 47 anni, Giuseppe Leto Barone ha la passione per la politica e dopo anni di impegno tra i banchi della minoranza in Consiglio comunale quest’anno guida da candidato sindaco la lista di Saltrio Nuova.
«Ho iniziato la mia attività politica quando ero molto giovane, eletto per la prima volta a 21 anni con una visione molto romantica della politica, che per me era ed è mettersi al servizio degli altri. Negli anni ho imparato che a Saltrio non sempre le cose funzionavano così e una ventina di anni fa con alcuni amici ho fondato Saltrio Nuova con l’obiettivo di creare un’alternativa a quella che era stata l’amministrazione negli ultimi 30 anni. Il gruppo è andato via via crescendo ma ci siamo sempre trovati di fronte a una montagna da scalare che per i cittadini di Saltrio era forse troppo ripida e così nonostante nel nostro programma fosse centrali temi come tutela del paesaggio e dell’ambiente, e il ripristino dell’acquedotto, problemi reali del paese, non abbiamo mai vinto le elezioni».
Quest’anno i temi centrali del programma di Saltrio Nuova sono gli stessi, ma secondo Giuseppe Leto Barone c’è un’urgenza in più, quella di dare una svolta radicale al paese: «I temi importanti per noi non cambiano e dunque ci riproponiamo nella stessa ottica cercando di dare un’alternativa a quello che c’è sempre stato, perché a parte Saltrio Nuova non c’è alternativa alla solita amministrazione che governa da decenni. L’altro gruppo è sempre lo stesso, ha mantenuto lo stesso nome e anche il candidato sindaco è quello delle precedenti elezioni in cui c’era sempre Franzi».
«Il nostro slogan è “Per un paese che rinasce” e riassume la nostra visione rispetto alla situazione attuale di Saltrio: il paese è andato via via degradandosi, con servizi sempre meno efficienti, strade, scuole parchi e verde senza manutenzione. Negli ultimi anni c’è stata una deriva verso un paese dormitorio. Saltrio non è più il paese di una volta, con la sua vocazione turistica che dovrebbe essere incentivata anche dalla presenza del sito Unesco del Monte San Giorgio ma è un paese con sempre meno servizi dove la gente viene, dorme, va a lavorare e quando può andare via va via. Vorremmo che il paese tornasse quello che abbiamo conosciuto quando eravamo ragazzi e questo si può fare solo scardinando quello che c’è stato in passato. Abbiamo un programma costruito ascoltando i cittadini, oltre ai temi che per noi sono importanti, e questo è solo l’inizio di quello che sarò un percorso di risalita».
Qui potete leggere e scaricare il programma della lista Saltrio Nuova
Tra i punti cardine del programma di Saltrio Nuova ci sono proprio i servizi: «E’ un programma che risponde alle esigenze di chi abita a Saltrio. Ad esempio il baby parking per bambini fino a 3 anni per le famiglie che non hanno nonni e non possono permettersi un asilo nido, una cosa che ci hanno fatto notare i genitori che lavorando in Svizzera spesso devono lavorare anche quando bambini in tenera età. Altro punto importante la piscina comunale, che la precedente amministrazione non è stata in grado di valorizzare. Ci impegnano a riaprire la piscina entro primavera 2022, è non è una promessa elettorale ma una procedura fattibile. Altro problema è quello dell’acquedotto, in molti punti non c’è sufficiente pressione, dai rubinetti esce acqua marrone dopo piogge intense. La gestione ora è passata ad Alfa e quindi compito del Comune sarà vigilare e lavorare con Alfa per ripristinare l’acquedotto. Fino a quando era in mano al Comune si potevano fare degli interventi diretti che non sono stati fatti ma ora la situazione è cambiata e con Alfa bisognerà interfacciarsi con autorevolezza. Quella che è mancata negli ultimi anni anche su temi come la banca che non c’è più, o il medico di base che non è più in paese, i negozi che chiudono. E’ mancato un Comune che fosse davvero vicino alle esigenze del paese. Noi ci siamo, e siamo tutte persone tutte con figli a scuola, conosciamo le problematiche del paese, delle famiglie e delle scuole, così come i temi del frontalierato».
«A Saltrio c’è bisogno di aria nuova e questo cambiamento lo possiamo fare solo noi – conclude Giuseppe Leto Barone – Come diceva Einstein “E’ folle fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi”».