Luinese, classe 1957, residente da sempre a Cremenaga è il candidato in solitaria di questopiccolo borgo all’estremo nord del Varesotto e al confine con la Svizzera. Sindaco uscente, Domenico Rigazzi ama il giardinaggio, le camminate in montagna e nei boschi, è appassionato nella ricerca di funghi e di letture sulla “Civiltà degli Indiani d’America“; meno gli garbano i social, dai quali sta alla larga: «Troppe polemiche inutili e troppi commenti incontrollati» (e in accordo con la sua lista, Unione Democratica Cremenaga, preferisce non partecipare alla diretta facebook proposta da Varesenews).
Per Rigazzi «la famiglia è fondamento e pilastro di sostegno per affrontare il ruolo istituzionale di Sindaco. Sono sposato con Daniela e ho una figlia, Letizia di ventinove anni, laureata in filosofia con un master universitario alla Bocconi in “Green Management, Energy And Corporate Social Responsibility” vive e lavora nell’ambito della sostenibilità a Milano. Sono Perito in Elettronica Industriale, ho operato per diversi decenni come dipendente in un’importante ditta farmaceutica in Svizzera».
Del suo impegno per la comunità dice: «Da sempre ho cercato di essere attivo nella comunità di Cremenaga per dare il mio contributo di tempo ed energie a favore di tutti gli abitanti, penso valga la pena impegnarsi per il bene comune e prestare attenzione agli altri in modo particolare ai meno fortunati. Mi presento con una squadra fatta di donne e uomini che hanno una notevole voglia di fare, tutte con un solo, unico obiettivo, essere utili alla propria comunità. Se avrò l’onore di essere Sindaco, sarò il Sindaco di tutti insieme alla mia squadra per il terzo mandato».
Sindaco, quali sono i motivi della candidatura e quando è maturata l’idea di riproporsi?
«Molti, credo, si chiederanno la motivazione di questa mia candidatura. Su sollecitazione di molti cittadini, nonché sostenitori ho deciso di ricandidarmi in vista delle prossime amministrative del 3-4 ottobre, mi hanno convinto a ripresentarmi ed eccomi qua con responsabilità e senso civico».
In che modo ha costruito la sua lista
«Essendo una lista civica è la continuità delle amministrazioni precedenti che hanno sviluppato la crescita costante di questo paese, sono usciti degli elementi validi e ne sono entrati di nuovi altrettanto validi che hanno voglia di proseguire questo cammino di sviluppo».
Quali sono le priorità per il paese e come se lo immagina fra cinque anni?
«Una delle priorità è il recupero dell’ ex asilo da adibire a centro culturale, costruito dai Cremenaghesi nel lontano 1904, edificio che sta a cuore a molti cittadini, rappresenta l’entità storica del nostro paese come pure l’edifico della SOMS ora adibito a bar/caffetteria ma che rappresenta comunque ancor oggi centro di aggregazione e d’incontro per la cittadinanza».
«Oltre al recupero dell’ex asilo altra priorità importantissima e fondamentale è la sicurezza del paese e del nostro territorio, avremo il compito e la responsabilità come già fatto nelle precedenti amministrazioni di investire ulteriormente sui ben 35 torrenti, riali e fiumi che attraversano il nostro comune e sui versanti scoscesi, questo per mitigare ed evitare dissesti idrogeologici. In questi anni l’amministrazione ha fatto tantissimo per la salvaguardia del territorio e un plauso va anche all’impegno costante del personale comunale che ha saputo reperire costantemente risorse ed istruire pratiche e progetti nella difesa del suolo e del dissesto idrogeologico».
«Il nostro concetto che proseguirà nel futuro è quello di lavorare e intervenire preventivamente per evitare situazioni di emergenza che vuol dire sempre disagi e sofferenza per la cittadinanza e questo va perentoriamente evitato. Cremenaga tra cinque anni la immagino più bella di oggi con una pista ciclabile che corre a fianco del fiume Tresa, una rotonda presso allo svincolo doganale , un area camper, un’area dedicata ai cani e con il nostro centro culturale… chissà se sarà così, vedremo, ci metteremo tutto l’impegno consiglieri, sindaco, dipendenti e volontari che sono una risorsa importantissima per l’amministrazione.
In che modo un piccolo comune di frontiera gestisce i rapporti con la Svizzera?
«Nel 23 febbraio 2021 è stato siglato dal presidente dell’Associazione Comuni di Frontiera (ACIF) Massimo Mastromarino e il presidente dell’ANCI Lombardia Mauro Guerra protocollo per la formazione e il supporto dei Comuni di Frontiera, noi utilizzeremo questo strumento importante in caso di attività istituzionali importanti e particolari con le istituzioni Svizzere, un solo interlocutore (ACIF) che rappresenti tutti i Comuni di Frontiera e sappiamo che in caso di necessità è pronto a sostenerci».
Quale sarà il primo tema da affrontare una volta eletto?
«I temi del nostro programma sono tutti importanti si inizierà dalle priorità fondamentali evidenziate».
In che modo si cotraddistingue questa campagna elettorale e come la sta conducendo?
«Personalmente la campagna elettorale è cominciata 5 anni con l’insediamento della lista civica Unione Democratica Cremenaga, il nostro compito è stato quello di aver lavorato in modo costante per il bene comune e i cittadini che è il biglietto da visita che ci contraddistingue.
Cremenaga ha una sola lista, come convincerà i suoi elettori ad andare a votare?
«Come sindaco e cittadino italiano rimango dell’avviso che tutti debbano andare a votare, cittadini residenti e cittadini Aire in quanto l’espressione di voto è un diritto ma anche un dovere, ricordiamoci che ci sono state persone che hanno sacrificato la propria vita per ottenere questo sacrosanto diritto».
«Noi faremo la nostra parte parlando con i cittadini dell’importanza del voto, consiglieri futuri e sindaco futuro avranno la responsabilità di rappresentare la Comunità se eletti. Fondamentale sarà dare continuità a quello che è stato fatto in questi anni ma occorre almeno il voto del 40% degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune. Se non si supera questa soglia la votazione non sarà valida e il comune di Cremenaga sarà commissariato, una grande responsabilità per tutta la cittadinanza».