Dino De Simone ed Enzo Rosario Laforgia, rispettivamente assessore all’Ambiente, benessere e sport e consigliere comunale, già presidente della Commissione cultura, si ricandidano per la lista “Progetto Concittadino” a sostegno di Davide Galimberti sindaco. Una scelta per dare continuità a una attività amministrativa che ha avuto nella partecipazione attiva dei cittadini uno dei suoi punti cardine. (foto da sinistra: Enzo Rosario Laforgia e Dino De Simone)

Con il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, al centro del dibattito politico, parlare di argomenti relativi alla sostenibilità e alla salvaguardia dell’ambiente è diventatolo sport nazionale. La lista Progetto Concittadino si è mossa però con largo anticipo, realizzando e facendo approvare già nel 2018 il regolamento dei beni comuni, tema fondamentale per un cambio di passo nell’economia e per garantire il diritto di cittadinanza.


«Il bene comune è l’esatto contrario dell’egoismo e la città non deve fare l’errore di chiudersi nei propri egoismi – spiega Dino De Simone – Chiediamo ai cittadini di essere parte integrante nella gestione e nella cura del territorio e della propria cultura. Non solo le persone, ma anche associazioni e scuole, hanno manifestato la volontà di prendersi cura dei luoghi in cui vivono. L’Isis, per esempio, ha a disposizione tremila metri quadrati per far realizzare l’orto pubblico agli studenti. È una svolta culturale importante che caratterizza la cittadinanza attiva».
La partita dei beni comuni, secondo De Simone e Laforgia, è strettamente legata a un altro obiettivo della lista: il bilancio partecipativo che il candidato sindaco Davide Galimberti ha inserito nel suo programma.

«Va detto che senza un gruppo di lavoro dietro di noi e un pezzo di città che abbiamo rappresentato – sottolinea Enzo Rosario Laforgia – non avremmo potuto ottenere una serie di risultati che sono stati tradotti nella prassi amministrativa, come il regolamento per la trasparenza delle nomine nelle aziende partecipate e il piano per la mobilità sostenibile. Ben prima della campagna elettorale, abbiamo mantenuto viva la nostra presenza in città, svolgendo un ruolo di interfaccia pubblica tra le istituzioni e la cittadinanza. Abbiamo organizzato incontri con i singoli assessori e partecipato ai consigli di quartiere con una nostra rappresentanza».

I due candidati di “Progetto concittadino”, tra i momenti più importanti ed emozionanti del loro mandato, ricordano il conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre, senatrice a vita sopravvissuta alla Shoah. «Il voto unanime del consiglio comunale in quel frangente è stato uno dei momenti più alti per tutta la città – sottolinea Laforgia – Non bisogna mai dimenticare che il consiglio comunale è un organo di servizio alla cittadinanza e non un palco per la recita domenicale».

I rappresentanti di “Progetto concittadino” sono consapevole che accanto alla progettazione c’è anche il momento della mediazione politica per arrivare  alla realizzazione dei provvedimenti. «Per questo motivo,  è importantevedere più partecipanti della nostra lista in consiglio comunale – aggiunge Dino De Simone – . Se pesiamo politicamente di più, saremo più forti nel portare le nostre istanze nel governo della città».

Il problema per Progetto Concittadino non è certo la spartizione del potere. «In qualche caso abbiamo rinunciato alle poltrone – conclude Laforgia -, non per nobiltà d’animo, ma per mantenere un rapporto libero e coerente con la maggioranza di cui facciamo parte. Quando c’è da essere critici con questa maggioranza, lo siamo. Così come in altri casi, , con una punta di orgoglio, ne rivendichiamo l’appartenenza».