Vergiate 2030 interviene sulle questioni Corecom (riguardo alla par condicio), Consorzio dei Comuni di Malpensa e Tari, oltre a rispondere alle critiche mosse da Lista indipendente Carlini per Vergiate.
«Abbiamo chiesto amichevolmente al sindaco Leorato – raccontano i candidati di Vergiate 2030 – di non intervenire personalmente con una propaganda delle opere comunali, contraria alle regole della par condicio in campagna elettorale. Non siamo stati ascoltati. Abbiamo quindi dovuto chiedere formalmente intervento al Corecom Lombardia a Milano, che per conto di Agcom a Roma tutela la regolarità della par condicio, con un esposto».
«Risulta che il Corecom ci abbia dato ragione – aggiunge Vergiate 2030 -. Infatti il Leorato dal suo profilo Facebook, ha prontamente eliminato i post contestati, che propagandavano opere comunali, un chiaro vantaggio per la campagna elettorale degli Uniti, vista la sbandierata continuità. Ci dispiace sia finita così, ma non abbiamo avuto alternative. E ci chiediamo: perché le altre due liste di opposizione non hanno avuto mai niente da dire?».
«Abbiamo poi preso atto – afferma poi Vergiate 2030 – di un attacco a tutte le liste, con ciclostile, “stile anni ’70”, della lista Carlini. Sembra una carenza di idee programmatiche e di concrete ambizioni di vittoria, che la porti ad attaccare soprattutto le altre liste in competizione con gli Uniti, per racimolare un posticino all’opposizione, fomentando l’anti politica».
La lista guidata da Romano Balzarini commenta poi altre due tematiche legate all’amministrazione della cittadina: il mancato coinvolgimento di Vergiate nel consorzio dei comuni legati all’aeroporto di Malpensa e sulle modalità di pagamento della Tari.
«Abbiamo letto sulla stampa – interviene Vergiate 2030 – di un recente tavolo regionale sul Masterplan 2035 dell’aeroporto di Malpensa che ha interessato i Comuni del Cuv, ovvero del Consorzio che riunisce i 7 Comuni del sedime aeroportuale, più Golasecca e Arsago Seprio. Ebbene continuiamo a chiederci perché Vergiate non sia mai entrata nel Cuv, rinunciando quindi a un ruolo concreto nelle relazioni con gli enti superiori che trattano i problemi di Malpensa sul territorio. Golasecca si e Vergiate no? Sembra una enorme miopia, una chiusura nel “sistema” non criticabile per qualcuno, che non trova giustificazione e che noi vogliamo superare».
«Infine la Tari – aggiunge Vergiate 2030 -, che è arrivata alle famiglie vergiatesi in busta proprio in questi giorni. Da pagare subito praticamente, con modalità nuove e ci pare più onerose. Con molte lamentele registrate tra i cittadini per alcuni aumenti. E soprattutto senza alcuna soluzione di sconti per chi, ad esempio, intendesse pagare con sicurezza e continuità tramite addebito diretto sul conto corrente, come abbiamo fatto notare pubblicamente già succede a Gallarate».