La “questione Caserma Garibaldi” negli ultimi giorni di campagna elettorale non gli era proprio andata giù: che il presidente della Regione Lombardia avallasse la proposta del candidato sindaco di centrodestra Matteo Bianchi di un cambio di destinazione d’uso della caserma Garibaldi, il cui accordo per la realizzazione di un polo culturale era stato sottoscritto proprio da Fontana, non era cosa che il sindaco di Varese Davide Galimberti avrebbe lasciato correre. [leggi]
E così, fresco di rielezione, il suo primo impegno è stato mettersi a scrivere una lettera formale ad Attilio Fontana.
Nella lettera, che comincia con “Caro Presidente” Galimberti scrive «In merito all’Accordo di Programma di Piazza Repubblica, per il quale ti chiedo di convocare, compatibilmente con i tuoi impegni, entro la fine del mese di ottobre una seduta del Collegio di Vigilanza, nell’ambito delle competenze di monitoraggio che l’articolo 24, comma 2, lettera b) del Regolamento regionale 22 dicembre 2020, n. 22 attribuisce a tale organo» chiede Galimberti ricordandogli le norme del suo stesso ente.
Una richiesta che è «Conseguenza diretta del recente dibattito di cui si è occupata anche la stampa» e che vuole servire a «Rassicurare nel più breve tempo possibile tutti i soggetti interessati a vario titolo nel progetto e che in questi mesi hanno lanciato segnali di preoccupazione in merito alle ipotesi circolate sulla ex Caserma Garibaldi»
L’intento è di «Ribadire l’integrale mantenimento della destinazione d’uso prevista, in relazione a quanto contenuto nel testo dell’Accordo e negli elaborati progettuali, in conformità ai quali stanno avendo luogo i lavori».
Un tavolo dove il sindaco ritiene: «sia possibile inoltre fare il punto sull’iter progettuale del teatro Politeama». E dove sarà possibile vedere se i rapporti tra comune e regione torneranno sereni come è stato fino all’inizio della campagna elettorale delle amministrative 2021.