Forza Italia Varese ha fatto il punto della situazione nella loro ristrutturazione politica provinciale e ha presentato le proprie linee per la città, in un incontro con i tre rappresentanti in consiglio comunale Domenico Esposito, Piero Galparoli e Simone Longhini, il commissario provinciale di Forza Italia, senatore Giacomo Caliendo nella nuova sede di via Marcobi.

Il partito, grazie all’attività del commissario mostra i primi segni di ripresa, soprattutto organizzativa: «Sono ormai 40 i comuni della provincia che hanno di nuovo un referente – spiega Caliendo – ovviamente noi puntiamo a coprire tutti i 138 comuni, ma la prossima tappa è dare un commissario alla città di Varese, cosa che avverrà a giorni». Su chi guiderà il capoluogo il commissario provinciale non si esprime, ma i nomi più probabili sembrano Giuseppe Montalbetti e Domenico Battaglia.

«Girando per la provincia al voto, come ho fatto in questi ultimi tempi ho notato nell’elettorato e anche in chi si spende in Forza Italia una unità di intenti e di desideri – sottolinea Caliendo – nel partito non ci sono più scontri, e l’obiettivo di tutti è una maggiore attenzione ai temi della città».

I temi per la campagna elettorale della città di Varese, sono scanditi dai tre rappresentanti in salone Estense: «Il mercato in piazza Repubblica ha molti punti interrogativi e molte perplessità – spiega Domenico Esposito – Dal fatto che le bancarelle resteranno quelle, brutte e vecchie, che ci sono in piazzale Kennedy, senza miglioramenti estetici del mercato, al fatto che programmare un’unica uscita per i furgono alle 17 di ogni pomeriggio creerò un bel caos in città. Ma anche la tanto sbandierata nuova illuminazione non convince: innanzitutto non illumina, poi ha subito uno stop che non sono ancora riuscito a farmi spiegare dai tecnici del comune».

«Quella della riqualificazione delle stazioni è un’opera con tre D: Dannosa per la inutilità delle opere, Demenziale per lo sperpero di risorse pubbliche, Disagevole per i cittadini – ha commentato Piero Galparoli – Un’operazione poco utile che ci fa spendere 18 milioni di euro per un sostanziale restyling. Con 18 milioni di euro potevamo rifare tutta varese, per me è uno sperpero di risorse pubbliche, che sarà disagevole per i cittadini. Quando sarà completata mancheranno 400 parcheggi, verrà chiuso il sottopasso, e per fare un nuovo centro anziani, e ricordo che stiamo ancora pagando il mutuo di quello in via Maspero, verremo a pagare un’altra bella cifra».

L’ultima spina nel finaco di questa amministrazione, su cui Forza Italia punta il dito, è la questione Palaghiaccio, che: «Sta diventando un emblema della capacità di approcciare i problemi della giunta Galimberti – ha spiegato Simone Longhini – Cioè con approssimazione, poca trasparenza e tanto disagio per i cittadini coinvolti: in questo caso gli sportivi. Chiudere il Palaghiaccio senza fornire un’alternativa vera, anche se temporanea, è un grande disagio. il fatto che sabato in comune ci sia stata una manifestazione spontanea e il sindaco o l’assessore non si siano neanche degnati di parteciparvi è brutto. Sullo sport bisogna puntare, anche per la ripresa, e continueremo a chiedere il perchè dei suoi comportamenti al Sindaco in consiglio comunale».