Dopo mesi di rapporti congelati il centrodestra di Busto Arsizio esce dal freezer e si scongela al sole di fine maggio, in uno dei tanti dehors comparsi in città con le riaperture dei bar. Uno di fronte all’altro sono seduti il sindaco uscente e candidato ad un secondo mandato Emanuele Antonelli e la lady di ferro della Lega bustocca, Paola Reguzzoni.

Ciò che si sono detti rimane top secret per il momento ma è chiaro che si tratta di un primo passo verso una campagna elettorale che si avvicina e che va preparata mettendo da parte le ostilità personali e le ambizioni. Sul tavolino del bar di via Fratelli d’Italia, a pochi passi da Palazzo Gilardoni, ci sono le liste da comporre, le strategie per avvicinare i riottosi civici centristi, i nomi dei candidati consiglieri.

«Non voglio candidati che poi si mettono contro» – si riesce a sentire dalle labbra di Antonelli, nascoste dalla mascherina, e un’altra frase che mette in chiaro la strategia di Antonelli «dobbiamo provare a vincere al primo turno». Un incontro breve a cui ne seguiranno altri, certamente, più corposi ma intanto l’impaccio è stato tolto e il velo è stato tolto.

Il centrodestra, forte delle due anime in questo momento più pesanti e cioè Lega e Fratelli d’Italia, ha iniziato ad ingranare la marcia mentre Forza Italia, che può contare su un Gigi Farioli che da solo smuove migliaia di voti, prosegue nel lavoro sotto traccia sia a livello locale che provinciale per ottenere un riconoscimento del proprio ruolo che per almeno 20 anni è stato quello di trascinare tutte le altre forze e ora punta a fare da ago della bilancia per evitare il ballottaggio. Legnano e Saronno insegnano.