A Gallarate arriva Matteo Salvini, per blindare la ri-candidatura di Andrea Cassani a sindaco e anche per annunciare l’accordo del centrodestra a Varese, sul nome di Matteo Bianchi.

Una lunga passerella per il leader leghista, con i primi selfie nell’appartata piazzetta Ponti (dove lo aspettavano i leghisti gallaratesi e della zona), il corteo attraverso la piazza, il bagno di folla davanti al “Cassani Point”.

«Gallarate ha altri cinque anni di buona amministrazione da poter scegliere» ha detto il leader della Lega, a fianco di Cassani. «Fare il sindaco non è facile, Andrea ci ha messo l’anima, le aziende che ho visitato stamattina ci hanno ringraziato. Sanno che è un sindaco che dice sì o no, risponde senza pratiche, burocrazia e lungaggini a imprese e cittadini».

Ormai l’accordo complessivo sulle tre grandi città – Busto, Varese, Gallarate – è chiuso, sancisce: «Ci siamo, oggi abbiamo chiuso Varese» ha confermato Salvini, ringraziando per la disponibilità Matteo Bianchi. E di accordo complessivo sui grandi Comuni al voto parla anche Stefano Gualandris (qui il video).

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Per la Lega gallaratese è in ogni caso la sanzione definitiva della ricandidatura di Cassani, al di là della presentazione di coalizione che verrà. A Gallarate la campagna elettorale è già lanciata. «Anche i sinti ci stanno dando la mano» ammette con ironia qualche leghista, riferendosi alla polemica sui sinti gallaratesi, ottimo terreno di costruzione del consenso sui temi “forti” leghisti.

Salvini tra piazzetta Ponti e il bagno di folla in via Turati ha parlato anche di altri temi d’interesse locale, al di là dei riferimenti su temi mainstream nazionali. Ha visitato il Maga, «un museo straordinario, ho parlato con il nostro Sottosegretario perché lo Stato ci metta un po’ di interesse e di soldini». 

Decisamente inatteso, nei toni, il riferimento al tema dell’ospedale unico: «Abbiamo lavorato perché Gallarate mantenga i suoi servizi. Sento parlare di fusioni di ospedali e dico che bisogna stare molto attenti e pensarci bene». Una posizione prudente che frena, di fronte al centrodestra che è il grande sponsor (tra Regione e territorio) dell’idea dell’ospedale unico (o nuovo, come si è iniziato a dire negli ultimi tempi).
«Il diritto alla salute va garantito a tutti e l’anno e mezzo di covid lo dimostra e i tagli imposti da quel genio di Monti li abbiamo pagati noi sulla nostra pelle».

https://www.varesenews.it/2021/06/salvini-gallarate-frena-sullospedale-unico-busto-pensiamoci-bene/1355661/

Nessuna contestazione, salvo qualcuno che tenta assolutamente di attrarre l’attenzione del potente di turno. In piazzetta Ponti Salvini ri-detta la linea su Black Lives Matters (tema «imposto dalla sinistra», «vorrei invece che i nostri giocatori si inginocchiassero dopo aver segnato un gol»). Introdotto dal sindaco Cassani, in via Turati di fronte alla folla esordisce: «Che bello tornare alla normalità, senza mascherine e senza coprifuoco. Ringrazio Gallarate e tutti gli italiani perché hanno dimostrato enorme buonsenso, responsabilità e generosità. Ora tocca alle istituzione, tagliare burocrazia, rendere l’Italia più libera e sicuro, per questo stiamo al governo».

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Sponsorizza i referendum sulla giustizia («Certezza della pena e anche i giudici se sbagliano devono pagare»), invoca una risposta corale a Letta che vuole lo ius soli (dalla folla buu e qualche insulto al leader Pd), ascolta un ragazzo che profetizza l’invasione degli stranieri («Mia mamma lavora qui a Gallarate dice che non tra cento ma tra due anni comanderanno loro») e promette porti chiusi. E infine ringrazia le forze dell’ordine citando gli agenti carcerari arrestati a Santa Maria Capua Vetere: «Chi sbaglia paga, ma tra chi indossa la divisa e i ladri sto con chi ha la divisa».