La candidatura di Matteo Bianchi a Varese ha sollevato solo consenso tra gli alleati e anche qualche sospiro di sollievo per chi ha intravisto la possibilità di uscire dall’angolo in cui il centrodestra si era trovato in vista delle prossime elezioni.

Ma la politica ha le sue liturgie e in casa Lega è un dovere rispettarle e così, mercoledì sera il candidato in pectore si è presentato in sezione a Varese per ottenere il consenso dei militanti.

Un consenso che è arrivato senza indugi, anche e soprattutto nella consapevolezza che alle elezioni mancano poco più che un centinaio di giorni e le cose da fare sono molte.

Dopo la sezione per Bianchi manca l’approvazione definitiva del tavolo di coalizione ed è possibile che arriverà simbolicamente nel prossimo weekend quando il candidato sindaco ha già annunciato la presenza ai gazebo dei molti partiti in piazza che lo sostengono.

Di fronte ci sono adesso due compiti da portare a termine: la stesura del programma e l’organizzazione della squadra elettorale.

«In questi due giorni sto stato travolto da messaggi e telefonata e sto cercando di rispondere a tutti gli stimoli e le disponibilità che mi sono arrivate. Ci sono state persone meritevoli di essere coinvolte e intendo farlo al più presto – racconta il neo candidato -. I prossimi step saranno quelli di costruire uno staff elettorale, che sarà composto soprattutto da persone che possano darmi un aiuto tecnico durante questi cento giorni, e organizzare la nostra presenza sul territorio. Sabato sarò all’ospedale del Ponte con Emanuele Monti e passerò a trovare i partiti di coalizione in piazza».