Si avvicina il momento delle scelte definitive per partiti, movimenti, liste civiche di centro, dai liberali e cristiani di Forza Italia al centro mobile di Italia Viva, passando per i civici centristi di Busto al Centro e le anime vaganti fuoriuscite dal partito di Berlusconi.

La campagna elettorale entra sempre più nel vivo anche a Busto Arsizio e nel centrodestra bustocco le fibrillazioni non si sono mai sopite in queste settimane. Sotto la calma apparente della ricandidatura a sindaco di Emanuele Antonelli, a lato della ricucitura tra la Lega tornata saldamente nelle mani di Paola Reguzzoni e lo stesso sindaco uscente, c’è un magma sotterraneo che ribolle e che sta per far saltare il tappo della coalizione. Lo strappo tra Forza Italia e Antonelli è ormai qualcosa di più di uno spettro.

Al centro della scena c’è sempre Gigi Farioli che sgombra subito il campo, dopo i rumors dei giorni scorsi che lo davano sempre più intenzionato a tentare un percorso da candidato sindaco al primo turno: «Non sono un uomo solo al comando ma ho sempre scelto un percorso comune. L’accelerata improvvisa è arrivata solo dopo l’incontro informale di venerdì tra le forze di maggioranza».

«Quello che ne è venuto fuori mi ha convinto ancora di più ad uscire da percorsi che rischiano di essere ingigantiti. Per questo già sabato ho ritenuto necessario convocare due riunioni. Una si terrà stasera (lunedì) tra tutti i responsabili delle forze politiche che hanno aderito ai principi liberali, cristiani ed europeisti (Popolo della Famiglia, Noi con l’Italia, Coraggio Italia di Toti, i Civici ex-Forza Italia). Si discuterà con più lucidità e per fare chiarezza sul percorso più idoneo da seguire. Domani sera, invece, ci sarà una riunione con i gli iscritti a Forza Italia».

Farioli sottolinea la coerenza del percorso intrapreso da Forza Italia e il raccordo con i livelli provinciali e regionali del partito: «Continuiamo con un percorso coerente con quanto fatto in precedenza. La lista del sindaco è un tema dirimente anche per il coordinatore regionale Caliendo. Il tema delle dimissioni anticipate del consigliere Orazio Tallarida e dell’assessore Laura Rogora (entrambi di Forza Italia) per entrare nella lista del sindaco è ancora sul tavolo e si sta degenerando nelle discussioni su questo aspetto».

Farioli vuole una discontinuità nei prossimi 5 anni, rispetto al mandato portato a termine da Antonelli: «Perchè è cambiato il mondo. La pandemia ci sta costringendo a cambiare modo di porci nei confronti di problematiche quali scuola, sanità, Europa che da qualcuno viene usata solo come bancomat. Per questo non ho problemi ad ammettere che ho incontrato anche Busto al Centro e Italia Viva (Librandi e Gadda), formazioni che hanno molto in comune con il percorso del mio partito che non sta nè con i sovranisti, nè con la sinistra statalista».

L’interesse per questa nuova cosa di centro non viene smentita da Davide Boniotti, coordinatore cittadino dei renziani a Busto Arsizio: «Stiamo discutendo e non sono pochi i punti di contatto con altre forze centriste della città. Ci tengo a sottolineare che il mio agire è in piena sintonia con i vertici del partito».

La conclusione di Farioli è forte e segna il distacco che si sta consumando, in maniera chiara: «Se oggi Antonelli non fosse Antonelli, al quale sono legato da rapporti di profonda amicizia anche familiari, avrei accelerato anche prima».