Sono giorni di grande agitazione all’interno del centrodestra bustocco. Se da Lega e Fratelli d’Italia non arrivano prese di posizione, la parte moderata del raggruppamento dibatte e si dimena davanti all’allontanamento di Gigi Farioli e di Forza Italia verso un polo di centro con Italia Viva e altre formazioni di ispirazione liberale e cattolica .

Chi sono questi gruppi? Uno è quello di Idee in Comune, formato da fuoriusciti di Forza Italia (Donatella Fraschini e Alberto Riva), tentato da un ritorno nel partito di Berlusconi, l’altro è quello di “Noi con l’Italia”, il cui riferimento è l’assessore regionale Raffaele Cattaneo ancora indeciso sul da farsi, poi c’è “Il Popolo della famiglia” che sembra intenzionato a seguire Farioli e, infine, “Cambiamo con Toti” che ha già dato il proprio assenso con una nota che sembra annunciare definitivamente l’abbrivio di un progetto politico:

 Non si può non associare nella stesso pensiero Gigi Farioli e Busto Arsizio. Gigi fa parte della storia della città stessa, così come il centrodestra, o meglio, la base del centrodestra, che ha sempre trovato in lui un massimo esponente, non solo a Busto, ma in tutta la provincia. Quasi un eroe nella latitanza dei maggiori esponenti politici della provincia, ma non una figura del passato, perchè Gigi è un politico vero, sempre tra la gente ed attuale.
In un momento storico in cui la politica è volatile e spesso carente di contenuti, attorno alla sua figura carismatica si è unito un gruppo che sta cercando di riportare i valori popolari, riformisti e liberali nei partiti e nella politica, perchè il centrodestra non prenda una deriva troppo di destra o troppo sovranista. Che questo gruppo, alle prossime elezioni, corra sostenendo l’attuale coalizione di centrodestra, nostra casa abituale, o preferisca correre da solo, è una scelta che spettera’ ai coordinamenti cittadini, che vivono quotidianamente Busto Arsizio, e non può essere imposta certamente dall’alto.
In quest’ottica, come “Cambiamo!” , non possiamo che appoggiare un gruppo che si unisca per i valori, non certo per bramosità individuali (ben più facili da soddisfare prendendo altre vie), per costruire un percorso che sia laboratorio di una nuova politica.

Chissà cosa ne pensa Maurizio Gasparri, responsabile nazionale degli enti locali in Forza Italia, investito in queste ore del caso Busto Arsizio, seconda città della Lombardia al voto in questa tornata elettorale. Sarà Busto il teatro di un esperimento politico con l’avallo della segreteria nazionale oppure dovrà essere lo stesso Farioli a dover forzare la mano per ottenere il lasciapassare necessario ad avviare il nuovo polo centrista? Non dovremo aspettare molto per scoprirlo.