Anche Varese in Azione interviene nel duro dibattito, iniziato in consiglio comunale, sul documento programmatico dell’Insubria. [leggi]

«Ancora una volta la scommessa di Galimberti è quella di sparare tutte le cartucce, facendo tiro a segno verso la nuova elezione, con una campagna elettorale di propaganda, che gli permetterà di continuare ad usare il suo ruolo istituzionale per fare emergere quotidianamente proposte tenute nel cassetto per anni, senza che vi fosse data alcuna importanza – commenta il candidato sindaco Carlo Alberto Coletto –  Che Varese abbia il potenziale di essere una città universitaria noi lo abbiamo scritto nel nostro programma di Varese in Azione con La Civica, ma inserendo anche tante proposte concrete, che siano si aiuto e supporto allo sviluppo i questo aspetto in città».

Non si può pensare invece, secondo Coletto: «Di invitare gli studenti in una città dove vantiamo un’ottima Università degli Studi, ma poi non abbiamo alcun filo conduttore per la vita dello studente: aule studio fatiscenti, mancanza di mobilità dinamica, carenza di alloggi dedicati e bar per studenti praticamente inesistenti, vita sociale ridotta ai minimi termini, così come gli stimoli culturali. Mancanze. Questo emerge sempre. Un vuoto di 5 anni, che si cerca di colmare attraverso una propaganda a poche settimane dal voto. Reputo che questo comportamento non possa rassicurare i varesini, perché ogni promessa non mantenuta, è un albero senza frutto. E senza un’idea di lungimiranza le promesse sono sterile propaganda».