Apre venerdì sera la nuova piazza della stazione di Gallarate e fa da “traino” per la presentazione della coalizione di centrodestra pro-Cassani, che ha chiuso l’accordo per la ricandidatura del sindaco.

Dopo cinque mesi di lavori (avviato a inizio marzo) il cantiere è ormai agli sgoccioli, nella giornata di mercoledì veniva posata la segnaletica verticale, i cartelli di stop e frecce direzionali che regolano i movimenti tra i parcheggi della piazza.

E l’inaugurazione è ormai vicina: il “taglio del nastro” del nuovo spazio è previsto per le 21.30 di venerdì.

«Monsignor Festa benedirà la piazza dedicata a Giovanni XXIII» ha aggiunto il sindaco Cassani, piazza «che rimarrà dedicata al nostro papa e non ad altri» (nei mesi scorsi aveva fatto discutere una mezza proposta di Fratelli d’Italia per ricordare in piazza il Milite Ignoto).

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Insieme alla realizzazione del nuovo polo culturale Hic (che riunisce museo Maga e biblioteca civica), il rinnovo della piazza della stazione è stato il grande progetto strategico dell’amministrazione Cassani nell’ultimo biennio. E non stupisce allora che l’inaugurazione dello spazio pubblico si accompagni subito dopo un momento elettorale: subito dopo (dalle 22, al Quid Loung di via Cavour) si terrà la presentazione della coalizione di centrodestra a sostegno di Cassani sindaco, dopo che è stato chiuso l’accordo tra le forze politiche, vale a dire ovviamente Lega, poi Centro Popolare Gallarate guidato da Donato Lozitola lista “del sindaco” di Cassani. E poi Fratelli d’Italia (al netto delle ultime frizioni a livello provinciale) e Forza Italia (se si chiude l’accordo provinciale, appunto).

E sempre a livello politico, non si può dimenticare come il progetto di piazza stazione sia stato anche particolarmente contrastato: venerdì sera il Comitato Salviamo gli Alberi (che ha lottato contro la realizzazione della piazza) promuove una cena di autofinanziamento al Quarto Stato di Cardano al Campo. Il Comitato aveva anche promosso l’oneroso ricorso al Tar della Lombardia (il tribunale amministrativo aveva comunque dato il va libera ai lavori).