La Sinistra Chiara, lista unitaria formata da rappresentanti della società civile, Antifascisti sempre, Sinistra Italiana e Partito Comunista Italiano, apprende con perplessità i contenuti del nuovo patto siglato tra PD-Verdi-Movimento 5 Stelle, dove la chiusura di Accam e il no all’Ospedale Unico sono messi come obiettivi prioritari e fondanti del patto: «Sono anni che siamo al fianco di cittadine e cittadini che lottano per la salute, contro l’inceneritore e la nuova società Neutalia oltre che contro al progetto di ospedale unico».

I sostenitori della candidata Chiara Guzzo ci tengono a rimarcare che «questo patto è nato per necessità e non per vera affinità politica, dopo l’abbandono di Amanda Ferrario quale guida dei Verdi e dei Pentastellati. Proposte ottime e comunque inserite nei manifesti e programmi, già palesati ai cittadini e a mezzo stampa da parte de La Sinistra Chiara, e che ora appaiono molto come compromesso, alla luce di una ricerca di paternità da parte del rinato o riciclato centrosinistra, dove lo slogan, coniato in tempi meno sospetti del “ cambiamo sindaco”, è diventato parola d’ordine».

Gli esponenti della sinistra sinistra si chiedono «come mai in consiglio comunale durante l’attuale amministrazione o in quelle passate, non abbiamo mai registrato questi cambiamenti? Ci riferiamo non solo alle posizioni dei partiti di maggioranza ma anche della minoranza, più volte chiamati ad esprimersi su temi cosi importanti per i cittadini. Quindi che significato ha lo slogan “cambiamo sindaco” quando (per ricordare una frase celebre) tutto sembra cambiare per non cambiare nulla».

La Sinistra Chiara per Busto ricorda «che le le battaglie per la chiusura dell’inceneritore, nascono da anni di lotta dei cittadini, mal supportate dai partiti per logiche e interessi interni, e ricordiamo che gli esponenti della nuova coalizione, più volte in consiglio comunale, hanno avvallato le scelte operate dalle precedenti amministrazioni e conclusasi con gli atti formalizzati dalla Giunta Antonelli, cui tutto il consiglio è stato chiamato ad esprimersi».

A meno di quindici giorni dalla presentazione delle liste e delle coalizioni definiscono una Caporetto il Patto per il Cambiamento e ricordano «anche i più volte ribaditi NI e NO al mantenimento dell’ospedale cittadino, espressi esplicitamente dal PD».

La Sinistra Chiara, dal proprio punto di osservazione, si rende conto che il futuro, per qualsiasi governante della città, sarà in salita: «Le scelte operate, con il beneplacito di una opposizione soft, saranno un ostacolo al cambiamento. Non è comunque un fattore giustificabile e che graverà per anni sui cittadini, che ancora una volta saranno loro a pagare in termini di salute ed economici i fatti e i misfatti degli attuali governi della città».

A questo punto si domandano dove sia finita la coerenza, «la lotta per i valori della persona e il mantenimento della legalità in una città dove recenti scandali hanno ben messo in evidenze il grosso giro di affari ed interessi che gravano su Busto (e la Nuova Accam o l’Ospedale Unico sono chiari esempi). Se Maggioni dichiara “ora” la necessità di “chiudere l’inceneritore il prima possibile“ forse non si è accorto che Accam sta gia fallendo o meglio è già fallita (ovviamente a spese dei cittadini e dei contribuenti). Il patto per la città allora forse è solo una soluzione di compromesso, puramente a fini elettorali, per salvare capra e cavoli».

Rimane invariato, per La Sinistra Chiara, «il dubbio su quale fosse il vero interesse di coloro che nei mesi passati si sono mostrati pubblicamente per l’unità delle liste di opposizione ed ora si scapicollano a sostenere il PD . Altro dubbio è su chi tiri le fila di questo gruppo e quale il dibattito/partecipazione democratica con firmatari e sostenitori sulle scelte , spostando lo scontro unicamente sul piano delle persone anche con pesanti cadute di stile (si legga il problema dell’omonima tra Rossi) e raccontando, come successi della propria linea, fatti assolutamente attribuibili ad altri o al caso (l’uscita di scena di Amanda Ferrario e la strana unità trovata tra PD M5S e Verdi)».

I membri della lista sostengono che «i mesi trascorsi sono passati con comunicazioni da “cambiamosindaco…” a volte stranamente tardive rivolte in sostanza alla sola Chiara Guzzo Candidata Sindaca per L.S.C. , recitando il mantra dell’inutilità di L.S.C. così poco originale dato che l’autore del “voto utile” si chiama Walter Veltroni fondatore del PD. E così il cerchio si chiude».

In conclusione il gruppo continua a chiamarsi fuori dal «”risiko” politico giocato sulla pelle viva della città avrà, come proprio esito, non i risultati che raccoglieremo ognuno per la propria parte il 4 di ottobre, ma ciò che accadrà dal 5 ottobre in poi, anche oltre eventuali ballottaggi. La Sinistra Chiara , pone tra i suoi obbiettivi quello di ricostruire la sinistra a Busto, anche con una opposizione serrata , senza cercare di spostare semplicemente il baricentro per uscire dalle sabbie mobili delle attuali alleanze».