I consiglieri di minoranza di Forza Italia e Lista Orrigoni, ora candidati insieme nel nuovo simbolo “Varese con Bianchi Sindaco” hanno presentato il bilancio della loro attività in questi ultimi 5 anni di amministrazione, lanciando la loro candidatura nella nuova formazione che riunisce Forza Italia, Noi con l’Italia e il Popolo della Famiglia.

«Quelli dei nostri consiglieri sono stati cinque anni di opposizione costruttiva – ha spiegato Domenico Battaglia, commissario di Forza Italia fino all’inizio della campagna elettorale – Non si può dire però lo stesso della maggioranza: è capitato infatti che emendamenti presentati dalla minoranza venissero bocciati e poi gli stessi, ripresentati dalla maggioranza, approvati. La nostra invece non è una politica di opposizione, al servizio del cittadino».

Insieme ai consiglieri: «Oggi presentiamo anche la lista Varese con Bianchi sindaco, che è un simbolo nuovo per gli elettori: un primo passaggio istituzionale dovuto insieme a presentazione dei candidati – ha spiegato Piero Galparoli, consigliere uscente e attuale commissario cittadino di Forza Italia, l’unico che non si ripresenterà alle prossime amministrative – Voglio sottolineare che dei sette capolista i primi 4 sono proprio i consiglieri uscenti che hanno deciso di ricandidarsi: Simone Longhini e Domenico Esposito da Forza Italia e Valerio Vigoni e Luca Boldetti dalla lista Orrigoni».

«Voglio innanzitutto ringraziare il gruppo consigliare che ha lavorato compattamente per tutta la legislatura, al contrario di alcune liste, come quella del sindaco Galimberti: che si è svuotata nel tempo, effetto della mancanza di ascolto. – Ha detto Simone Longhini, che è stato Capogruppo di Forza Italia – Mi sono segnato i numeri del nostro impegno: 22 mozioni, 49 emendamenti di cui 30 al bilancio comunale, 8 ordini del giorno di cui 5 al bilancio, 22 interrogazioni e poi decine di richieste di commissioni consiliari per argomenti urgenti, oltre a centinaia di interventi sia in apertura di seduta che durante il consiglio. La nostra attività è stata intensa, anche se i risultati che si ottengono sono molto diversi rispetto a quello che può fare la maggioranza, che però ha più volte tradito le promesse agli elettori. Penso alla sosta a pagamento: all’interno della prima delibera di giunta, nel luglio 2016, c’era già l’aumento delle strisce blu. In campagna elettorale aveva promesso ben altro: voi pensate che avrebbero votato una maggioranza che appena insediata avrebbe aumentato gli stalli a pagamento da 1000 a oltre 2000?».

«Anch’io voglio ringraziare il mio gruppo, sempre molto coeso: praticamente, non ci siamo mai scontrati – ha detto Valerio Vigoni, capogruppo della lIsta Orrigoni – Ringrazio inoltre gli altri gruppi di opposizione, perchè con loro abbiamo avuto molte opportunità e abbiamo potuto vivere una esperienza positiva anche se abbiamo ottenuto poco. IO continuerò ad occuparmi di denatalità come ha già fatto la lista Orrigoni. Perchè Varese è un paese per vecchi: dal 31.121995 al 30.6.2020 il numero di cittadini è diminuito di 4228 unità, i nati residenti dal 2015 al 2019 sono diminuiti di 218 unità. Nel 2019 i varesini erano 80645, di cui 10382 stranieri. Nel 2020 le nascite sono state 500, nel 2019 5552, la diminuzione è stata del dieci per cento in un anno. IL nostro suggerimento è di trovare nelle pieghe del bilancio dei fondi per incrementare le nascite con un bonus per i residenti di varese oppure con intervenire sulle rette».

«E’ stata una esperienza bella, che mi ha arricchito, quella in consiglio – ha confermato Luca Boldetti – In questi giorni ho riletto programma di Galimberti e i primi tre punti erano: le giunte nei quartieri, tempi certi per le opere pubbliche e il Referendum on line sullo stipendio del sindaco: niente di questo è stato fatto. In compenso ha dato la gratuità ai nidi, ma solo a quelli comunali, che sono sono 5 contro i 15 paritari, che svolgono comunque un servizio essenziale. Inoltre, nei 5 anni di mandato Galimberti, ha diminuito i contributi per le scuole di un milione in meno».

«La giunta uscente diceva di voler far diventare Varese piu attrattiva, ma guardando come è degradata per verde pubblico, tombini segnaletica non ha raggiunto il suo obiettivo – ha aggiunto infine Domenico Esposito

Tra le tante segnalazioni che ho fatto del degrado, ce n’è una che non ho mai fatto: uno specchio in via Gasparotto che è girato da 5 anni. Non l’ho mai segnalato perchè mi sono domandato quando se ne accorgevano da soli. Finora è ancora li».

I consiglieri di minoranza di Forza Italia e Lista Orrigoni, ora candidati insieme nel nuovo simbolo “Varese con Bianchi Sindaco” hanno presentato il bilancio della loro attività in questi ultimi 5 anni di amministrazione, lanciando la loro candidatura nella nuova formazione che riunisce Forza Italia, Noi con l’Italia e il Popolo della Famiglia.

«Quelli dei nostri consiglieri sono stati cinque anni di opposizione costruttiva – ha spiegato Domenico Battaglia, commissario di Forza Italia fino all’inizio della campagna elettorale – Non si può dire però lo stesso della maggioranza: è capitato infatti che emendamenti presentati dalla minoranza venissero bocciati e poi gli stessi, ripresentati dalla maggioranza, approvati. La nostra invece non è una politica di opposizione, al servizio del cittadino».

Insieme ai consiglieri: «Oggi presentiamo anche la lista Varese con Bianchi sindaco, che è un simbolo nuovo per gli elettori: un primo passaggio istituzionale dovuto insieme a presentazione dei candidati – ha spiegato Piero Galparoli, consigliere uscente e attuale commissario cittadino di Forza Italia, l’unico che non si ripresenterà alle prossime amministrative – Voglio sottolineare che dei sette capolista i primi 4 sono proprio i consiglieri uscenti che hanno deciso di ricandidarsi: Simone Longhini e Domenico Esposito da Forza Italia e Valerio Vigoni e Luca Boldetti dalla lista Orrigoni».

«Voglio innanzitutto ringraziare il gruppo consigliare che ha lavorato compattamente per tutta la legislatura, al contrario di alcune liste, come quella del sindaco Galimberti: che si è svuotata nel tempo, effetto della mancanza di ascolto. – Ha detto Simone Longhini, che è stato Capogruppo di Forza Italia – Mi sono segnato i numeri del nostro impegno: 22 mozioni, 49 emendamenti di cui 30 al bilancio comunale, 8 ordini del giorno di cui 5 al bilancio, 22 interrogazioni e poi decine di richieste di commissioni consiliari per argomenti urgenti, oltre a centinaia di interventi sia in apertura di seduta che durante il consiglio. La nostra attività è stata intensa, anche se i risultati che si ottengono sono molto diversi rispetto a quello che può fare la maggioranza, che però ha più volte tradito le promesse agli elettori. Penso alla sosta a pagamento: all’interno della prima delibera di giunta, nel luglio 2016, c’era già l’aumento delle strisce blu. In campagna elettorale aveva promesso ben altro: voi pensate che avrebbero votato una maggioranza che appena insediata avrebbe aumentato gli stalli a pagamento da 1000 a oltre 2000?».

«Anch’io voglio ringraziare il mio gruppo, sempre molto coeso: praticamente, non ci siamo mai scontrati – ha detto Valerio Vigoni, capogruppo della lIsta Orrigoni – Ringrazio inoltre gli altri gruppi di opposizione, perchè con loro abbiamo avuto molte opportunità e abbiamo potuto vivere una esperienza positiva anche se abbiamo ottenuto poco. IO continuerò ad occuparmi di denatalità come ha già fatto la lista Orrigoni. Perchè Varese è un paese per vecchi: dal 31.121995 al 30.6.2020 il numero di cittadini è diminuito di 4228 unità, i nati residenti dal 2015 al 2019 sono diminuiti di 218 unità. Nel 2019 i varesini erano 80645, di cui 10382 stranieri. Nel 2020 le nascite sono state 500, nel 2019 5552, la diminuzione è stata del dieci per cento in un anno. IL nostro suggerimento è di trovare nelle pieghe del bilancio dei fondi per incrementare le nascite con un bonus per i residenti di varese oppure con intervenire sulle rette».

«E’ stata una esperienza bella, che mi ha arricchito, quella in consiglio – ha confermato Luca Boldetti – In questi giorni ho riletto programma di Galimberti e i primi tre punti erano: le giunte nei quartieri, tempi certi per le opere pubbliche e il Referendum on line sullo stipendio del sindaco: niente di questo è stato fatto. In compenso ha dato la gratuità ai nidi, ma solo a quelli comunali, che sono sono 5 contro i 15 paritari, che svolgono comunque un servizio essenziale. Inoltre, nei 5 anni di mandato Galimberti, ha diminuito i contributi per le scuole di un milione in meno».

«La giunta uscente diceva di voler far diventare Varese piu attrattiva, ma guardando come è degradata per verde pubblico, tombini segnaletica non ha raggiunto il suo obiettivo – ha aggiunto infine Domenico Esposito – Tra le tante segnalazioni che ho fatto del degrado, ce n’è una che non ho mai fatto: uno specchio in via Gasparotto che è girato da 5 anni. Non l’ho mai segnalato perchè mi sono domandato quando se ne accorgevano da soli. Finora è ancora li».