A poche ore dalla presentazione della lista, che avverrà a villa Mirabello di Varese oggi, martedì 7 alle 18,30  Silvio Aimetti, sindaco di Comerio e rifondatore del partito dei Verdi a Varese, racconta la sua scelta.

«Europa Verde – Verdi città di Varese si presenterà con una propria lista a sostegno di Davide Galimberti: faremo parte della sua coalizione – spiega Aimetti – Una lista composta di 28 persone di tutte le età e di tutte le professioni: dalla pensionata allo studente, dal libero professionista al dipendente. E non soltanto di Varese: io stesso non sono varesino ma varesotto, anche se sono nato a Velate. Sono di quella che io chiamo “area vasta”: paesi limitrofi che fanno parte integrante del capoluogo per i legami lavorativi, sociali, economici viabilistici e tanto altro».

Cosa volete portare alla campagna elettorale di Varese?

«Quello che vogliamo portare su Varese è un tema globale, su cui siamo coinvolti tutti. È tempo infatti di agire con urgenza sul sistema ambientale, il parlamento europeo ha già stabilito degli obiettivi di riduzione di co2 e obiettivi di neutralità climatica. Ma in questo senso cosa c’entra Varese? c’entra, perchè il tema locale diventa cruciale: perchè è cruciale la consapevolezza delle persone, e bisogna cambiare totalmente paradigma. La presenza dei verdi in questa competizione elettorale è un grande elemento di novità per Varese: per occuparsi non solo di piccole cose ma anche dei temi enormi, piu urgenti delle buche».

Grandi scenari. Ma ci sono anche proposte più concrete e locali?

«Molti. Presenteremo il programma domani: e una delle proposte, che arriva da Stefano Mancuso, esperto ambientale che prese anche il premio Furia, proponeva di cominciare a piantare gli alberi. Noi ne proponiamo 80mila per la città, uno per ogni abitante. Inoltre siamo per un ridottissimo consumo di suolo: grandi operazioni su aree verdi non si faranno piu, per noi: ha senso solo di recupero dell’esistente e di rigenerazione urbana. Inoltre, tutti gli stabili comunali devono diventare a emissioni zero: per loro, neutralità climatica totale. Insomma, ci dev’essere quindi un importante lavoro di riqualificazione energetica che è già stato avviato da questa amministrazione e che apprezziamo molto. Un lavoro che è necessario continui. Ma abbiamo molte idee anche su ciclabili, vita nei quartieri, mobilità alternativa, raccolta differenziata».

Cosa lo ha spinto a prendere questa strada?

«Innanzitutto, io mi occupo professionalmente di queste tematiche. Ma soprattutto ho due figli, uno di 19 e uno di 16, e secondo me noi abbiamo il dovere di lavorare sul tema dell’ambiente per i nostri figli . Il mio è una sorta di impegno per le nuove generazioni. Ho 20 anni di esperienza come amministratore, prima in minoranza e poi come sindaco, ma proprio da li ho riscontrato che questa tematica non è affrontata in maniera adeguata, a livello politico, ma anche a livello di amministrazione. se posso metterci la faccia e se posso portare delle conoscenze in termini di consenso, è l mio modo di dire “È tempo di agire”».

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