Dalla consigliera comunale Claudia Cerini al leader nazionale Giuseppe Conte. La condanna nei confronti del candidato consigliere pentastellato a Busto Arsizio Mario Socrate, padre della influencer Martina Socrate, è unanime da parte di tutto il mondo politico per le parole usate nei confronti di Giorgia Meloni in alcuni post pubblicati nei mesi scorsi sulla sua pagina Facebook.

https://www.varesenews.it/2021/09/insulti-alla-meloni-sui-social-fratelli-ditalia-attacca-un-candidato-5-stelle-busto-arsizio/1376084/

«Il Movimento 5 stelle di Busto Arsizio, prende le distanze da un post sbagliato nei modi e nei toni, il nostro modo di fare politica è incentrato sui temi e sulla forza delle idee. Siamo dispiaciuti che un candidato si sia espresso in modo inappropriato, e apprezziamo le scuse che ha pubblicamente postato» – scrive la capolista e consigliera comunale, a nome di tutto il gruppo bustocco.

Fanno seguito quelle di Conte che proprio domani sarà a Busto Arsizio (e Varese) per sostenere i candidati sindaco appoggiati, Maurizio Maggioni e Davide Galimberti: «Le parole hanno un peso, per tutti. Soprattutto per chi sceglie di intraprendere un percorso all’interno delle Istituzioni. Ancora di più per chi questo percorso sceglie di farlo con il Movimento 5 Stelle. Un candidato del Movimento a Busto Arsizio, Mario Socrate, ha usato parole che non sono compatibili con il nuovo corso del Movimento 5 Stelle, che annovera, tra i principi fondativi, la “cura delle parole”. Non possiamo più considerarlo un nostro candidato, con tutte le conseguenze che questo comporta. A Giorgia Meloni rivolgo le mie scuse e quelle di tutto il Movimento».

Pare che, però, lo stesso Socrate non abbia imparato dagli errori e questa sera la vicesindaco di Gallarate Francesca Caruso è stata oggetto dello stesso tipo di insulti lanciati contro la Meloni. La vicenda era emersa oggi pomeriggio con una nota della sezione bustocca del partito di destra, attraverso il coordinatore Massimiliano Nardi.