«Un teatro da 1200 posti come l’Apollonio è assolutamente necessario per la città, mentre il Politeama deve rappresentare una struttura per gli artisti giovani e destinato alle attività culturali dell’associazionismo varesino».

Una fetta importante di pianificazione culturale che passa per la riqualificazione delle strutture teatrali del capoluogo è stata al centro dell’incontro con la stampa avvenuto giovedì mattina all’interno del Teatro Apollonio, struttura in via di ristrutturazione nella centralissima piazza Repubblica, oggi adibita a sede mercatale dopo le decisioni dell’amministrazione Galimberti che hanno optato per questa sistemazione a fronte della riqualificazione del comparto stazioni.

A parlare del futuro culturale della città il candidato sindaco del Centrodestra Matteo Bianchi e un portatore d’acqua al suo progetto, Filippo De Sanctis, già direttore dell’Apollonio e oggi candidato con la lista “Varese per Bianchi sindaco“.

Sull’aspetto legato al teatro di piazza Repubblica – cui l’amministrazione Galimberti ha dato ancora 36 mesi di vita – De Sanctis spende parole di elogio per le opere in corso (400 mila euro di lavori) che prevedono sbancamento del foyer e ingenti interventi «perché vogliamo che questa struttura sia viva, abbia lunga vita e rappresenti un posto che costituisca anche ritrovo delle persone», spiega De Sanctis, che guarda verso un’impostazione anche legata a co-workimg e aggregazione (il bancone del bar sarà di 7 metri).

«Abbiamo la fortuna di un imprenditore che sta investendo nei prossimi tre anni un milione di euro, e crediamo che questo rappresenti un punto di forza, e che vada sfruttato a fondo».

Bianchi dal suo punto di vista sposa questa impostazione e crede nel ruolo di centralità per la città che l’Apollonio dovrà giocare nei prossimi anni.

«Fino a quando non ci sarà l’opportunità di individuare un teatro nuovo, l’Apollonio dovrà rappresentare il principale polo culturale».

Esiste, però, anche la questione Politeama, struttura anch’essa centrale per Varese su cui il Comune ha attivato una convenzione con la proprietà, Fondazione Molina: che fare di questo progetto in caso di vittoria del Centrodestra?

«Dal nostro punto di vista ha dei limiti, visto che verrà sviluppata una sala da 800 posti e questi spazi a sedere per un teatro adeguato allo “standig“ di Varese non sia sufficiente. Crediamo che un teatro da 1200 posti come l’Apollonio si ancora necessario. per il Politeama va ritagliata la funzione di polo culturale per l’associazionismo cittadino e gli artisti esordienti», ha specificato Bianchi.