Gianantonio Sablich ha 20 anni ed è il figlio della candidata sindaca Laura Bignami che sostiene da candidato consigliere nella lista Movimento Per Busto. Si tratta del primo candidato con la sindrome di Down a Busto Arsizio e la sua presenza alle elezioni amministrative della sua città vuole essere proprio un segnale forte alla politica «dare voce a coloro che votano ma non sono mai rappresentati».

Chi sei?
Sono un ragazzo di 20 anni, diplomato al liceo Tosi di Busto Arsizio. Sono appassionato di sport e in particolare di calcio e karate. Ho una fidanzata e sogno di andare a vivere con lei.

Perchè hai deciso di avvicinarti alla politica?
Ci sono alcuni temi che mi stanno molto a cuore. Scuola, lavoro, sport, coronavirus e la mia città che è Busto Arsizio.

Cosa vorresti fare una volta eletto?
Vorrei che lo sport sia davvero per tutti. Se verrò eletto mi occuperò di inclusività per tutte le palestre e le società sportive. Queste realtà devono avere un programma per le persone come me e per i disabili in generale. Se non lo fanno devono pagare il doppio di affitto al Comune per l’utilizzo delle strutture sportive.

Per quanto riguarda la scuola credo che l’amministrazione debba fare in modo che ci siano più insegnanti di sostegno ed educatori e devono pagarli di più. Sempre nelle scuole vorrei promuovere stili di vita più sani tra gli studenti per far capire che alcol, fumo e droga fanno male alla salute. Nel mondo del lavoro vanno incentivate le assunzioni di persone in difficoltà. Poi vorrei battermi contro la solitudine perchè durante i lockdown tante persone si sono ritrovate senza nessuno intorno. Per la città mi impegnerò perchè diventi più accogliente, con tante piste ciclabili e senza inceneritore.