Piera Stevenazzi sa di andare in battaglia da outsider con la lista Fagnano Tricolore alle prossime elezioni amministrative ma lo fa a testa alta. Dopo l’esperienza da assessore nella giunta Catelli e tutti gli ostacoli che hanno chiuso anzitempo l’esperienza, non ci sta a mettersi da parte e ieri, lunedì, si è presentata ai fagnanesi in una serata dedicata alla presentazione della lista e del programma.

«Il nostro è un taglio netto col passato. Abbiamo scelto di fare una lista civica perchè non ci siamo voluti fermare a Fratelli d’Italia ma allargare il cerchio. Nella nostra lista ci sono tante novità e competenze. C’è  un ex-maresciallo dei Carabinieri che ha lavorato molto a Fagnano e che ci sta aiutando sulla questione sicurezza, c’è un medico ricercatore conosciuto in ambito regionale. Alcuni sono di fuori Fagnano perché pensiamo possano portare una visione da esterni di quello che serve per il paese, non mancano i giovani» – racconta la candidata.

Perchè la scelta del candidato sindaco è caduta su Piera Stevenazzi? Lo spiega Federico Fasolino, uno dei protagonisti dell’ultima consigliatura: «È stata scelta per la sua grande conoscenza della macchina amministrativa grazie ai suoi 42 anni di lavoro all’anagrafe e in biblioteca. Ha lavorato alla creazione dei servizi sociali nei primi anni ’80.  Parliamo di una donna di grande esperienza che ha sempre fatto funzionare le cose».[lefoto id=1248464]

Presentate un programma asciutto, diviso in 6 punti: «Non promettiamo cose che poi non possiamo fare – spiega Stevenazzi -. I problemi sono chiari e vanno affrontati: Fagnano ha bisogno di un nuovo piano del traffico e di una programmazione di interventi sulla rete fognaria per cui apriremo un dialogo con Alfa»

Sulla sicurezza poche parole ma chiare: «Vogliamo implementare la rete di telecamere nei punti sensibili e sproneremo Enel Sole a proseguire i lavori sull’illuminazione aumentando anche i punti luce nelle zone periferiche e nei parchi»

Per quanto riguarda lo sport anche Fagnano Tricolore fa una parziale marcia indietro sulla questione del nuvo campo da calcio in via Piave: «Ricalibreremo il progetto con un campo da calcio a 9 in sintetico. L’obiettivo era e rimane quello di riportare il calcio a Fagnano il prima possibile, salvaguardando il monumento ai Caduti. Sarebbe un peccato spostare tutto dopo il rifacimento degli spogliatoi degli anni scorsi e questo nuovo investimento. Il polo dello sport che alcuni propongono oggi è uno spreco di soldi. In via De Amicis vanno rimessi a posto e riattivati i campetti di calcio a 5, tramite bandi».

Sul tema cultura e luoghi di cultura per la lista di Stevenazzi bisogna puntare sul recupero della colonia insieme al torrione. Questo edificio, attualmente in disuso, può dare importanti spazi. Cercheremo di attrarre fondi dai bandi oppure tramite l’apporto di privati».

Importante anche la rivisitazione di alcuni spazi comunali: «Proseguiremo con lo spostamento della Polizia Locale nell’attuale sede di Geasc, società che si sposterebbe in comune grazie ad una rivisitazione degli spazi al Castello. L’attuale comando è totalmente inadeguato e liberandolo si creeranno aule studio per i ragazzi collegate con la ristrutturazione della biblioteca».

Sempre in ambito di opere pubbliche la candidata di Fagnano Tricolore individua anche un altro importante intervento per le scuole Enrico Fermi proponendo «il rifacimento della facciata e della cancellata. Anche la palestra rimane un’opera prioritaria ma rivedremo il progetto per ampliarla e aprirla anche alle società sportive.»

Altro luogo da rivitalizzare e riqualificare è il parco Avis Aido «vogliamo realizzare un campo di bocce, un campo da basket e riattivare il baretto con spazio cucina sul modello del parco di Bergoro».

Ultimi, ma non per importanza, imprese e commercio, che fare? «Il commercio cittadino è in grande difficoltà e va aiutato. Molti stanno chiudendo e dobbiamo fare in modo che il paese non si spopoli. Allo stesso modo dobbiamo salvaguardare le imprese del territorio. Li stiamo ascoltando andando a trovarli».

Ultima domanda, cosa si farà del progetto torre in via fratelli Cervi? «Il progetto del capannone torre è stato ritirato. Valuteremo cosa fare quando e se verrà ripresentato. Il figlio dell’imprenditore Farè è con noi in lista. Noi siamo sempre per le imprese».