Alla fine anche il Movimento Cinque Stelle è riuscito a portare un suo big a Busto Arsizio. Danilo Toninelli, ex ministro delle infrastrutture e dei trasporti del governo Conte II (quello “giallo-rosso”) è arrivato al gazebo pentastellato nel tardo pomeriggio di sabato, accompagnato dal consigliere regionale Roberto Cenci.

“Dopo più di trent’anni di centrodestra- dichiara Toninelli- anche per Busto è arrivato il momento di cambiare. È evidente che un periodo così lungo abbia favorito l’incrostazione dell’amministrazione, come si evince dall’inchiesta Mensa dei Poveri, sempre a svantaggio dei cittadini. Se i nostri ragazzi riusciranno a vincere avremo un cambio totale nel modo di vedere alla progettazione della città. Preferiamo le politiche ragionate e di medio-lungo periodo, che guardino allo sviluppo economico attraverso il prisma della transizione ecologica . Lo abbiamo dimostrato anche quando eravamo al governo: quel 6% di crescita del PIL di cui si vanta Draghi arrivano dalle leggi sul bonus 110% che abbiamo fatto noi. Il compito di un’amministrazione a questo punto è informare la cittadinanza delle possibilità che la città offre, per avere per esempio una casa efficiente, meno energivora e quindi costosa, cose di cui beneficerebbero migliaia di bustocchi.

Con il centrodestra qui c’è solo cementificazione e inceneritore, due esempi che sottolineano lo sguardo corto di chi ha governato fin ora”. Cenci, invece, si scaglia contro Accam e le forze politiche che sostengono l’energia nucleare: “Sul nucleare ci siamo battuti in Consiglio per far capire alla maggioranza che le conseguenze di un eventuale impianto saranno sperimentate sulle prossime 15 generazioni. In più in Lombardia ci sono 13 termovalorizzatori. Accam non valorizza niente, da tanto tempo. E quindi si finisce per bruciare rifiuti che potrebbero essere riciclati, producendo comunque la cenere di scarto che finisce in discarica. Trovo tutto questo davvero demenziale».

Infine, parla la capolista dei pentasetllati, Claudia Cerini: «Vogliamo una città che pensi al futuro con progettualità, con al centro le comunità, magari costruendo un fondo per i piccoli esercizi commerciali, e l’energia pulita senza continuare a camminare nel pantano di Accam. In più, come ricordava Danilo, vorremmo un focus nuovo sulla legalità viste le inchieste che hanno toccato il Comune in questi cinque anni».