«Abbiamo fatto una campagna elettorale tranquilla, ma tranquilla non significa che non si deve ricordare cose che sarebbe meglio non fossero accaduto». E quello a cui si riferisce Massimo Gnocchi è chiaro: «Cassani dimentica che nei cinque anni del suo mandato Gallarate è stata teatro della più grande inchiesta giudiziaria dal secondo dopoguerra, denominata Mensa dei Poveri: con pesanti coinvolgimenti di ben due assessori all’urbanistica da lui nominati, per i quali uno è stato condannato in primo grado a 36 mesi, ed il successivo addirittura arrestato, ed ora alle prese con una richiesta di patteggiamento a riprova della fondatezza delle accuse mosse attorno alla variante PGT, costata 300 mila euro alla comunità, votata in consiglio comunale nel febbraio 2019 e poi bruscamente ritirata per le ovvie conseguenze».

Fin qui in campagna elettorale il tema non si è visto molto, ma ora la lista di Gnocchi, Obiettivo Comune, tornasul punto: «Dimentica ancora Cassani che lui stesso è stato rinviato a giudizio per fatti correlati alla medesima inchiesta la cui prima udienza sarà il prossimo 18 novembre».

«I fatti descritti, al di là di qualsiasi responsabilità penale per la quale ci auguriamo il Sindaco venga scagionato, dimostrano in maniera inequivocabile l’inadeguatezza di Andrea Cassani quanto meno nella scelta dei suoi più stretti collaboratori e quindi la sua indiscutibile responsabilità politica».

Ma Obiettivo Comune denuncia anche un altro episodio: «Noi abbiamo percorso la città, proponendo le nostre idee e spiegando le nostre semplici proposte e seguiteremo a farlo col nostro stile pacato e spigoloso. A tutti quelli che ci hanno dato e ci daranno il loro tempo e sostegno diciamo grazie. Per questo riteniamo inaccettabile che ad uno di loro sia stato inviato direttamente da ambienti della maggioranza un messaggio che riportiamo testuale: “Ho letto che sostieni la lista Gnocchi…peccato”. Noi siamo lista civica vera, fatta di persone perbene che lavorano ed episodi come questi li riteniamo fuori dal tempo e dalla normale dialettica di confronto. Perché noi non abbiamo nemici ma avversari. Pretendiamo rispetto, democraticità e libertà di voto per OCG – Gnocchi sindaco».