L’ultima zampata di questa consiliatura a Varese il consigliere della Lega Marco Pinti, che non si ricandiderà per le prossime elezioni comunali, l’ha sferrata durante gli interventi di apertura nell’ultima seduta del consiglio comunale di Varse, nella sera del 27 settembre 2021.

L’oggetto dell’interrogazione orale che ha sottoposto al sindaco ha visto protagonista il documento di fine mandato, realizzato dal comune di Varese con l’obiettivo di riepilogare le opere effettuate durante il quinquennio: Pinti ha chiesto in particolare  «Se sono stati stampati i dépliant e, se sì, in quante copie; se saranno distribuiti e se è in corso un’istruttoria Agcom» Il documento, presentato on line, doveva essere in distribuzione a tutti i cittadini di Varese.

Nel suo intervento Pinti ha anche aggiunto che, nel documento: «Non c’è una parola sul lavoro del Consiglio e delle Commissioni. Eh si che sarebbe bastata una riga a firma del Presidente del Consiglio Malerba, che adesso è pure candidato con la sua coalizione e quindi non sarebbe stato un gran problema»

Cosí com’è redatto, Pinti ha poi commentato, «Il bilancio che Galimberti recapiterà a spese del Comune nelle case dei varesini è soltanto un esempio di pura propaganda elettorale spacciata per comunicazione istituzionale. Una dimostrazione di scarso rispetto per il lavoro del Consiglio e dei consiglieri, di tutti i gruppi politici, che hanno condiviso ore e ore di lavoro, proposte e confronti per rappresentare un’ intera città e non soltanto una parte politica».