Il sindaco Galimberti si presenta in Largo Flaiano, nel bel mezzo del traffico, con un faldone impolverato: è la prova di un modello inefficiente di amministrazione, spiega, e del perchè gli elettori varesini non scelgono per una persona ma per un modo di governare la città.

«Non è un’elezione del sindaco tradizionale, è qualcosa di più: è la scelta di un modello e di un metodo di città che vuole andare avanti e risolvere le problematiche – spiega Davide Galimberti – Per farlo abbiamo bisogno di un metodo, che non è quello della Lega degli ultimi anni di amministrazione».

«Qui tra le braccia ho un faldone datato 19 aprile 2006 con una serie di atti amministrativi che riguardano largo Flaiano – continua, tra il traffico delle auto che escono dall’autostrada – Questo progetto aveva i finanziamenti, ma siccome non è proseguito, i finanziamenti si sono persi, quasi un milione andato in volo. Questo è uno dei tanti esempi del fatto che il governo leghista ha amministrato con grande inefficienza».

Il progetto, che aveva un costo di quasi tre milioni di euro, aveva ottenuto 800mila euro di finanziamenti. «Noi queste situazioni non ce le possiamo permettere – continua Galimberti – E il fatto che oggi si parli di una retromarcia rispetto ai lavori della caserma Garibaldi mi preoccupa, perché mi fa pensare che la Lega ha in mente di bloccare tutto quello che è stato fatto in questi anni. La scelta che hanno i varesini quindi  è, da una parte, un modello inefficiente, provato dalle carte e da chi vede in questi anni la città perché sono partiti interventi di cui si parlava da decenni, e un modelle efficiente che vuole eseguire in modo efficace il cambiamento della città. Come quello del 2006, la città ha perso tanti treni che noi stiamo cercando di riprendere»