Non è bastato il primo turno a Nerviano per scegliere il nuovo sindaco e domenica 17 e lunedì 18 ottobre il paese tornerà alle urne: la sfida sarà tra il sindaco uscente Massimo Cozzi, sostenuto da Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano, e Daniela Colombo, candidata della coalizione civica formata da Tutti per Nerviano, Scossa Civica e Gente per Nerviano. La tornata elettorale, invece, si è già chiusa per Partito Democratico, Forza Italia e Fratelli d’Italia, e in attesa di sciogliere le incognite sulla composizione del nuovo consiglio comunale è già scattata l’ora dei bilanci.

PARTITO DEMOCRATICO

Luci e ombre per il PD, che da un lato alla prima apparizione elettorale con il proprio simbolo si afferma come seconda forza politica del paese e raccoglie poco meno del 21% dei consensi, entrando comunque vadano le cose in consiglio comunale, e dall’altro però non centra il ballottaggio.

«La nostra lista, l’unica a sostegno di Franceschini, ha conquistato il 20,84% dei voti: il PD è dunque la seconda forza politica a Nerviano, nelle prime elezioni comunali in cui si è presentato con il proprio simbolo – sottolinea il partito, ringraziando gli elettori -. È per noi un importante risultato politico di cui siamo soddisfatti, perché questi voti rappresentano una scelta precisa di appartenenza e di identità e confermano che il Partito Democratico è presente e riconoscibile nel panorama politico nervianese. Torniamo dunque nel consiglio comunale di Nerviano con un impegno chiaro nei confronti delle elettrici e degli elettori che hanno dato la loro fiducia al PD e al candidato sindaco Franceschini. Con loro e con tutti i nervianesi proseguiremo il dialogo e il confronto sul futuro della comunità di Nerviano».

«Il risultato per certi aspetti è soddisfacente, soprattutto perché ci permette di tornare in consiglio comunale e non potevamo più permetterci di essere assenti – aggiunge l’ormai ex candidato -. Per il resto, però, non è bastato: forse più che i programmi hanno vinto le strategie. Noi abbiamo provato a cercare accordi con una lista collaterale, che doveva però sorgere a certe condizioni perché non eravamo disponibili a tutto: per tanti motivi non ci siamo riusciti e abbiamo deciso di correre da soli. Un po’ spiace perché come avevo detto era l’ultima occasione che mi davo, per motivi anagrafici, per cambiare un pezzo di mondo, ma prendiamo atto del risultato e siamo pronti a lavorare».

L’ormai ex candidato sarà in consiglio comunale, anche se non esclude l’ipotesi di un «ricambio generazionale» in corsa pur senza smettere di portare avanti il suo impegno, ma chiude le porte ad apparentamenti o indicazioni di voto per chi al primo turno ha scelto i Dem. «Come durante la campagna elettorale ho avuto un certo pudore ad invitare altri a votare per me e li invitavo piuttosto a leggere il programma, non me la sento ora di dare indicazioni di voto – conclude Franceschini -: noi non ci pronunceremo né in un senso né nell’altro, nessun passo verso nessuno dei due gruppi al ballottaggio».

FORZA ITALIA E FRATELLI D’ITALIA

Si gode un «10% che non è poco» la coalizione formata da Forza Italia e Fratelli d’Italia che ha sostenuto Sergio Garavaglia, senza nascondere però che le speranze della vigilia andavano sia nella direzione di una sacca di astensionismo decisamente più ristretta, sia verso un bacino più ampio di consensi.

«Speravamo in una maggiore partecipazione al voto e che, essendo l’unica vera novità in persone e programmi, incontrassimo più consenso – è il pensiero di Sergio Garavaglia -. Al ballottaggio ci vanno i candidati con più liste e più persone. Ringraziamo tutti i contendenti per la bellissima e corretta campagna elettorale. Ringraziamo i nostri elettori. Noi continueremo il nostro impegno per Nerviano convinti che bisogna rinnovare la politica. Confidiamo che molta più gente vada a votare al prossimo ballottaggio: la città è ad immagine dei propri amministratori, scegliete bene e con convinzione».

La storia del ballottaggio, invece, è ancora tutta da scrivere: «Per ora nulla da dichiarare – aggiunge l’ormai ex candidato -. Eventuali accordi od indicazioni, essendo noi due partiti, vanno concordati con i nostri referenti provinciali. Credo che potremo dire di più settimana prossima».