Archiviate le elezioni amministrative che hanno visto Villa Cortese scegliere la continuità e confermare Alessandro Barlocco alla guida del paese con il 67,39% dei voti, è tempo di bilanci per NuovaMente Villa, che dopo cinque anni all’opposizione in questa campagna elettorale ha provato senza successo a sfilare la fascia tricolore al primo cittadino uscente, conquistando però quattro seggi in consiglio comunale.

«Alla luce del risultato elettorale, dobbiamo andare avanti come abbiamo sempre fatto, da persone serie, responsabili e corrette – sottolinea l’ormai ex candidata Katia Iura -. Dobbiamo trovarci con il gruppo parlare, per cercare soluzioni ai problemi senza fare polemiche sterili. Siamo stati attaccati dai media e sui social, ci hanno definiti persone cattive, menzognere e disoneste. Non posso stare in silenzio dopo un attacco del genere, rispondo che noi, come lista Nuovamente Villa, non avendo mai amministrato, non abbiamo mai tolto un euro all’amministrazione comunale e ai nostri concittadini, sottolineando che ci siamo sempre limitati a mettere in evidenza i fatti, mai abbiamo parlato di persone. Continueremo a lavorare per la buona politica attraverso i temi della democrazia, trasparenza e competenza affinché si possa costruire la cittadinanza e le opere dell’uomo».

«Vanno dunque i miei complimenti ad Alessandro Barlocco augurandogli una buona amministrazione per i prossimi cinque anni – prosegue l’ormai ex candidata – . Tengo a precisare che il nostro vero avversario è stato il popolo dell’astensionismo, quello silenzioso, distante e disilluso dalla politica. Infine ringrazio tutti i cittadini, anche coloro che non mi hanno votata, ringrazio la mia squadra, mio marito, le mie figlie, i miei genitori, mia sorella e la sua famiglia, mia suocera, tutti gli amici e i politici che mi hanno sostenuta in questa campagna elettorale, per aver creduto in me, in questa breve ma intensa avventura. Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che hanno lavorato nelle retrovie che pur non essendo candidati hanno fatto un lavoro encomiabile di cui io vado orgogliosa. Che dire… Adelante Katia!».