La sfida della sanità territoriale passerà anche dai comuni. Parola di Carlo Marazzini, capolista della lista dei Riformisti – Lavoriamo insieme per Busto che sostiene il candidato sindaco Gigi Farioli alle prossime amministrative del 3-4 ottobre.

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Carlo Marazzini si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1997 presso l’Università degli Studi di Pavia, e si è successivamente specializzato in Clinica Pediatrica nel 2003. Ha sempre lavorato nel mondo della progettazione di servizi socio-sanitari e sanitari. Nei suoi 25 anni di esperienza ha fondato poliambulatori e rsa. Fino al primo marzo di quest’anno è stato direttore sanitario della casa di riposo La Provvidenza di Busto Arsizio dove continua a ricoprire il ruolo di responsabile dei servizi per il territorio.

Il suo impegno in politica nasce oltre un anno e mezzo fa: «Dopo la prima ondata pandemica, con un amico abbiamo ragionato sul possibile ingresso in politica quando è iniziata l’avventura di Carlo Calenda con Azione. Il mio impegno a Busto è legato alla conoscenza personale del tessuto socio-sanitario locale».

Per Marazzini l’approdo al progetto dei Riformisti è stato naturale: «Credo che abbia una valenza nazionale. Si è sviluppato nelle periferie dei partiti come Pd Forza Italia, realtà dove la spinta riformista si è spenta nel tempo. La politica si deve prendere la responsabilità di dire come stanno le cose, di innovare e superare gli interessi particolari, aprendosi al mondo economico e sociale». Secondo il medico «il tempo di ascolto è tempo di cura e questo è il momento giusto per il riformismo. La presenza di Draghi e l’arrivo dei fondi europei per il Pnrr sono le condizioni giuste».

L’obiettivo che si pone Marazzini è quello di una Busto «che sappia integrarsi con Milano senza esserne periferia. Il capoluogo lombardo è una città che guarda al mondo e anche Busto deve farlo. Antonelli e il suo partito (Fratelli d’Italia, ndr) questo non lo possono garantire se guardano a personaggi come il presidente ungherse Orban».

Tornando al tema a lui più caro, quello della medicina territoriale, spiega che «nel prossimo futuro il comune e la conferenza dei sindaci diventeranno fondamentali per quanto riguarda i servizi sociali e il settore socio-sanitario. Il progetto di rinnovamento dovrà essere concertato a livello provinciale, regionale e nazionale».

Marazzini, dati alla mano e senza una reale speranza di invertire il trend a breve, sa bene che l’invecchiamento della popolazione sarà uno dei temi da affrontare nei prossimi anni: «Chi farà il sindaco avrà una responsabilità enorme. Dovrà trattare con Roma per i fondi, dovrà occuparsi della rigenerazione non solo urbana ma anche sociale perchè l’invecchiamento della popolazione farà esplodere il settore socio-sanitario. Il nostro modello non guarda solo al volontariato ma anche alla progettazione e partnerariato. Crediamo che Gigi Farioli sia la persona giusta per governare questo tema per le sue indiscusse capacità di mediazione».

Il capolista fa due esempi nei quali la partnership è stata fondamentale: «Alla Provvidenza ho personalmente seguito la nascita dell’hospice grazie anche al crowdfunding, una delle più grandi soddisfazioni del mio periodo da dirigente, e l’altro è stata la vaccinazione dei disabili contro il covid. Grazie al coordinamento con l’ente pubblico siamo andati noi della Provvidenza nei vari centri che si occupano di disabilità per mettere al sicuro una delle categorie più fragili». Marazzin ne approfitta anche per ringraziare «tutti i dipendenti de La Provvidenza che si sono prestati senza riserve a tutti i progetti sul covid».